Il consigliere della III circoscrizione invita il sindaco Buzzanca a garantire un servizio di potatura e scerbatura efficiente e capillare
La primavera è ufficialmente arrivata e con essa “un’altra stagione di agonia per i cittadini alle prese con le più disparate allergie dovute alla presenza di erbacce”.
Il consigliere della III circoscrizione Libero Gioveni attacca l’ATO 3 per l’inefficiente servizio di potatura e scerbatura offerti alla cittadinanza, divenuti a suo dire “sempre più un “optional.”
“Da quando si è insediata la società d’ambito – scrive Gioveni in una nota – gli unici lavori di potatura eseguiti sono stati quelli per mettere in sicurezza alcuni alberi dichiarati “pericolanti”; mentre quelli rarissimi di scerbatura sono stati effettuati gratuitamente alcune settimane fa dai 17 lavoratori delle cooperative in segno di protesta per la mancata erogazione delle spettanze maturate ”.
Secondo l’esponente del quartiere mancano una “ programmazione seria a breve e a lungo termine, una consultazione con gli organismi decentrati, un’attenta valutazione dei casi più eclatanti e l’attenzione verso quei cittadini che convivono, specie nel periodo primaverile, con insetti e allergie varie ”.
“ Le recenti inaugurazioni delle isole ecologiche – continua Gioveni – non possono di certo bastare per una corretta gestione integrata dei rifiuti”.
Gioveni si chiede, quindi, perché “cittadini che pagano regolarmente le tasse non devono usufruire di quei servizi basilari a garanzia della propria igiene e salute”.
Il rappresentante della terza circoscrizione attacca anche il presidente dell’Ato3, Antonio Ruggeri, a proposito del quale scrive: “perché, così come si fa in ambito calcistico, in una società che non riesce a produrre i risultati sperati non si deve cambiare “allenatore”?
A conclusione del documento Gioveni si rivolge al sindaco Giuseppe Buzzanca ““affinché avvii nell’immediato futuro degli interventi di scerbatura e, ove possibile, di potatura, al fine di ridare igiene e decoro a molte zone cittadine immerse nel più assoluto degrado”.
