Lungo presidio ieri davanti a palazzo dei Leoni. Il presidente ha incaricato il dirigente al ramo per l'invio della delibera in consiglio atta a confermare la partecipazione alla società. Sarebbe il primo passo verso una nuova convenzione
Dall’ennesima giornata di protesta potrebbe aprirsi uno spiraglio per i lavoratori della Multiservizi, società che fino allo scorso 31 gennaio si è occupata del servizio di controllo venatorio e di tutela ambientale sul territorio provinciale. I 46 lavoratori rimasti senza occupazione si sono infatti ritrovati per tutta la mattinata di ieri davanti a palazzo dei Leoni, decisi ad ottenere nuove risposte dal presidente dell’Ente Nanni Ricevuto, che nei giorni scorsi aveva assunto formale impegno per la risoluzione della vertenza.
La convenzione con l’Ente già scaduta, rinnovata e ancora prorogata. La strada dell’affidamento diretto scartata per ragioni amministrative-finanziarie. La promessa del bando che alimentava la possibilità di tornare a lavoro. Le proposte alternative come quelle dei consiglieri Cerreti e De Domenico, di concerto con il sindacato, mirate a verificare la fattibilità dell’introduzione di clausole di salvaguardia del personale da prevedere nel prossimo bando per l’affidamento del servizio, con relativa opportunità, ai sensi dell’art. 49 della legge 6 Agosto 2008 n. 133, per esigenze temporanee e straordinarie, dell’assunzione a tempo determinato da parte dell’Ente dei lavoratori della suddetta partecipata, così da evitare anche l’eventuale pericolo di incappare nell’Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (affidamento diretto del servizio nelle more dell’affidamento della gara).
Ieri la novità, con la pista che porta alla convenzione che sembra riaprirsi. I lavoratori, prima una rappresentanza di tre, poi tutti i presenti, sono riusciti a strappare al presidente della Provincia una promessa. Lo stesso ha chiamato davanti ai lavoratori il dirigente competente (Calabrò), invitandolo a predisporre la delibera da inviare in consiglio per il mantenimento delle quote azionarie nel capitale della Multiservizi. Primo passo, propedeutico, per un’eventuale rinnovata convenzione. Ovviamente dovranno essere definiti i dettagli tecnici e la sussistenza delle condizioni legali per potere procedere in questa direzione. E in tal senso si attenderà il parere del collegio di difesa, che verrà interpellato.
Ricordiamo che la prima convenzione tra l’Ente e la Multiservizi era scaduta il 31 agosto 2009, ma un intervento della giunta provinciale aveva prolungato il rapporto fino alla chiusura della stagione venatoria fissata per il 31 gennaio 2010. Una riconferma di fatto “emergenziale” e provvisoria, connessa alla congiuntura temporale che non permetteva una soluzione alternativa. Non era infatti possibile procedere in direzione di una proroga, esercitabile una sola volta ed applicata con la determina n.1 del 25 marzo 2009, che prorogava il contratto del 24/04/08, quello dell’affidamento.
Al di là del lavoro nella stagione di caccia, in molti hanno voluto sottolineare in questi mesi l’importante contributo fornito da questi lavoratori nel corso dell’estate, quando gli incendi tornano a minacciare il cuore naturale che anima il territorio provinciale.
