Alloggi comunali, una commissione d’inchiesta sul recupero dei canoni di locazione

Alloggi comunali, una commissione d’inchiesta sul recupero dei canoni di locazione

Alloggi comunali, una commissione d’inchiesta sul recupero dei canoni di locazione

venerdì 24 Dicembre 2010 - 11:49

La chiederà il Pd in consiglio comunale. Grioli: «Grave la vicenda dell’intimidazione a Palana, la sua scelta di lasciare l’ufficio una sconfitta per l’Istituzione»

Ha inquietato e continua ad inquietare la vicenda delle intimidazioni subite dal Enzo Palana, funzionario dell’Ufficio Fitti Attivi del Comune di Messina. Una vicenda che finisce inevitabilmente per riportare agli altari della cronaca gli enormi problemi che avvolgono l’ufficio Patrimonio di Palazzo Zanca. Un ufficio che, volutamente o meno, è stato lasciato in preda all’abbandono, con poco personale e scarsi strumenti. Favorendo le morosità che, a loro volta, sono servite a qualcuno per coltivare un facile e fertile terreno elettorale. Una vicenda, secondo il segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli, «merita particolare attenzione e necessita indubbiamente un approfondimento sulla gestione della delicata vicenda relativa al recupero crediti da parte del Comune per l’occupazione di immobili senza contratti di locazione e per mancato pagamento dei canoni nei casi invece in cui esiste un contratto di locazione». Una vicenca che, a questo punto, necessita di una commissione d’inchiesta.

«La scelta del funzionario di lasciare l’ufficio – afferma Grioli – rappresenta una sconfitta per l’Istituzione. La professionalità dimostrata dal funzionario e la sua determinazione nel voler affrontare l’annosa questione della regolarizzazione delle occupazioni abusive degli alloggi comunali e contestualmente recuperare i crediti vantati dal Comune ha portato il dott. Palana a chiedere per iscritto, in ossequio a due delibere di giunta, il trasferimento di personale idoneo all’ufficio fitti attivi al fine di garantire operatività allo stesso. A tali richieste non sono seguiti atti concreti da parte dell’amministrazione comunale. Numerose sono state le conferenze dei servizi finalizzate a fermare la piaga dei canoni non riscossi da parte del Comune. Molte dichiarazioni di intenti senza alcuna concreta ed effettiva azione. L’ufficio, ha più volte proposto, come strategia per recuperare i crediti la dismissione degli alloggi agli occupanti disponibili a sanare i debiti anche con forme di rateizzazione tali da consentire adeguata adesione alla proposta di vendita. Ma a Messina il malcostume e forse la tentazione di mantenere bacini di consenso nell’ombra dell’abusivismo ha portato l’Amministrazione a non curarsi troppo del problema».

«A questo – prosegue Grioli – si aggiunge una interpretazione a nostro giudizio sbagliata dal dirigente del dipartimento Patrimonio il quale sostiene l’impossibilità di accogliere richieste di rateizzazione senza un indirizzo da parte della Giunta. Tale indirizzo invece risulta tutt’ora vigente e si riferisce alla delibera n. 463 del 2006. Con tale atto munito di pareri legali si autorizzava il Dipartimento alla eventuale rateizzazione dei canoni di locazione arretrati con un massimo di 10 anni. Dinnanzi alle difficoltà dell’ufficio dovute alla carenza di personale e di più adeguati strumenti operativi, la rigidità del dirigente rischia di aumentare la tensione sociale e allo stesso tempo paralizzare il piano di rientro di cui il Comune di Messina non può fare a meno».

C’è di più: «Così come emerso nelle conferenze dei servizi – dice il segretario del Pd – i funzionari dell’ufficio fitti attivi hanno più volte evidenziato che tali crediti spesso non sono esigibili a causa della mancata stipula, dopo l’assegnazione di alloggi da parte del dipartimento risanamento, del contratto di locazione da parte dell’assegnatario. Pertanto per gli occupanti più antichi occorre oggi prospettare una regolarizzazione mettendo in campo la strategia delle dismissioni e per le nuove assegnazioni occorre contestualmente obbligare l’assegnatario alla stipula del contratto al momento della consegna delle chiavi al fine di evitare che una volta assegnato l’alloggio l’occupante non si presenti per la stipula del contratto». A questo punto il Pd sta valutando la possibilità di proporre in consiglio comunale una commissione d’inchiesta relativa al recupero dei fitti attivi. «Non è più possibile – conclude Grioli – che il Comune a causa delle sue lentezze continui ad essere obbligato alla manutenzione degli stabili comunali mentre al contempo non riesce ad incassare i fitti o a venderli agli assegnatari».

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