La Riflessione. Tra moglie e marito non mettere lo Spy-Phone…

La Riflessione. Tra moglie e marito non mettere lo Spy-Phone…

La Riflessione. Tra moglie e marito non mettere lo Spy-Phone…

sabato 02 Aprile 2011 - 07:47

Il tradimento nell’era della tecnologia

Spopola anche tra i siciliani “l’investigazione anticorna fai da te”. Complice dapprima la vendita online, poi i franchising, il popolo dei cornificati, o almeno di quanti temono di farne parte,ha sostituito il vecchio investigatore con impermeabile e cannocchiale con apparecchi tecnologici a prezzi accessibili ed in grado di poter essere usati da chiunque. Da Bagheria a Como, da Verona all’Honduras, la catena in franchising Investigatu (ma non è l’unica nel settore), del palermitano Danilo Palazzolo, ha trovato la ricetta vincente: riservatezza, alta tecnologia e soprattutto “fai da te”. Il catalogo contiene di tutto, dalle ormai banalissime cimici al prodotto oggi più richiesto, lo spy- phone, al localizzatore Gps, al posacenere con cimice incorporata, alla pen drive in grado di dare un resoconto dettagliato di ogni tasto battuto e di ogni immagine apparsa nel computer del coniuge, a cappellino e cravatta con microfono e videocamerina, fino ai software per far arrivare sul vostro cellulare i caldissimi sms che il vostro amato bene invia ad altri.

Insomma tutto lo scibile anticorna del momento è a vostra disposizione a prezzi accessibili: la penna con microcamera costa 190 euro, la sveglia spiona 90,l’orologio 320, la chiave spy per Mercedes 190 (evidentemente quelli con le Panda non tradiscono), i telefoni spia 1.800 (ma ce ne sono di meno cari e c’è persino il Blackbarry a 1.400),registratori, microfoni da muro (persino con parabola) e localizzatori satellitari alla modica cifra di 350 euro. E nel kit degli investigatori fai da te non poteva mancare la “presa elettrica”, che riesce a rilevare “sostanze biologiche” in modo talmente impeccabile che potrete far concorrenza ai Ris. Insomma se vi siete messi in testa che durante le riunioni del gruppo antifumo vostra moglie indulga invece ai piaceri della carne potete regalarle un posacenere con cimice a 500 euro e capirete perché queste riunioni serali non sono servite a nulla e lei continua imperterrita a fumare 28 sigarette al giorno (per non parlare dell’odore di sigaro che sentite ogni volta che tornate a casa…….).

Ma c’è una notiziona anche per voi, popolo d’irrequieti, di amatori, di fedigrafi, di allegre farfalle che volano di fiore in fiore: esiste tutta una gamma di prodotti anticoniuge geloso, dai rivelatori di microspie ai sistemi anti-intercettazione (come i cellulari criptati) fino ai sistemi d’interferenza del segnale, audio, video o gps. Ad esempio: vostra moglie vi sta ascoltando mentre v’intrattenete con la segretaria quando improvvisamente non sente più i vostri gemiti che vengono misteriosamente interrotti dall’abbaiare di cani, dagli spot della Barilla, dall’arrotino che passa sotto casa ,fino alla tizia del call center che le vuol vendere le mozzarelle di bufala. Mi chiedo, ma cosa può spingere una persona serena,equilibrata, ad uscire di casa un giorno, roso dal sospetto, recarsi in un negozio, acquistare un oggetto infernale che poi dovrà far funzionare (mica è facile installare microspie e cimici da Mata Hari) sapendo perfettamente di stare per rovinarsi la vita. Ma ci tenete davvero tanto a farvi inviare e leggere gli stessi sms che vostra moglie manda al fornaio, scoprendo che ha pensieri (e parole) che neanche Cicciolina, tali da far impallidire un autore di film hard? Mi chiedo poi, ma una sveglia con microcamera cosa mai potrà svelare di così clandestino? La faccia di nostro marito quando si alza alle cinque (questa sì che potrebbe essere causa di divorzio, altro che corna)?

Un tempo il coniuge tornava a casa e trovava il suo migliore amico nudo dentro l’armadio, seguiva la classica scena con lei che diceva “caro non è come pensi. Non è nudo, sta solo provando la tuta da Batman color carne”. Ora il marito dubbioso, torna a casa quando la mogliettina non c’è, armato di istruzioni per l’uso, prende microspia, martello, cacciaviti, trapani, occhiali laser, e passa tre, quattro ore nel vano tentativo d’installare la microcamera nel water, il rilevatore di “sostanze sospette” nelle maniglie, la cimice nel lampadario. Alla fine, stremato, si arrende e chiama l’elettricista, il quale baderà poi, appena uscito il marito, a togliere la cimice prima di lanciarsi dal lampadario giocando a Tarzan con la fedigrafa. Oppure è lei, la signora, che, armata di istruzioni per l’uso installa il localizzatore satellitare sulla Mercedes del marito per scoprire poi che il dermatologo ha lo studio nel Motel Sogni felici. E se per caso il marito scopre la spia può sempre ricorrere al “disturbatore di segnale” del gps così che la moglie una settimana dopo finirà col chiedersi guardando cartina e satellitare che diavolo ci va a fare il maritino alla Fiera del carciofo a Racalmuto.

Ma è vita questa? Possiamo passare la giornata a guardare sospettose un tostapane chiedendoci se ci sta spiando? E il benzinaio finirà col dirci strizzando l’occhio: “signora dò una guardatina all’olio e già che ci sono controllo eventuali localizzatori Gps, monellina, si vede che hai lo sguardo languido?” Ma perché mai una persona sana di mente dovrebbe spendere uno stipendio in aggeggi da James Bond quando basterebbe andare dalla portinaia, dalla vicina di casa, persino dal miglior amico, per farsi raccontare la verità, con dovizia di particolari, consigli sul da farsi e soprattutto notevole risparmio? Anche un sano dialogo (sia pure a padellate) comporta risparmio ed evita infarti alla vista dei filmini girati dal coniuge col cellulare in posizioni che rendono superato il kamasutra. Non voglio giustificare i tradimenti, anche se sono convinta che ogni storia ha la sua forma e che quella forma si adatta solo a quella storia e non può essere giudicata da nessuno. Ma siete davvero sicuri di voler scoprire cosa fa vostro marito tutti i giovedì dalle 15 alle 16 quando sostiene di andare dall’igienista mentale (che per sua sfortuna non è la Minetti)?

E voi, compagni gelosi, volete davvero indossare quell’orrenda cravatta con i criceti sostenendo che ve l’ha regalata vostra madre e invece nasconde una microspia in grado di registrare pure i respiri della vostra donna a 12 km di distanza (rischiando che gli stessi criceti restino stecchiti al sentire certe cose…..). Val la pena spendere tre stipendi per acquistare oggetti di spionaggio e controspionaggio? Volete davvero mettere il naso nel computer di vostra moglie per scoprire se raccoglie le foto di spogliarellisti o dell’edicolante sotto casa? Perché poi, scoperto l’arcano grazie a quella piccola penna, al posacenere, al telefono spia, dovrete inevitabilmente agire di conseguenza, ovviamente se siete sopravvissuti a quelle telefonate, a quegli sms, a quelle mail. Un amico di mia sorella sostiene che “le corna sono la pace della famiglia”.

Senza voler arrivare a tanto io sono una all’antica e preferisco la scena dell’armadio, con qualcuno che torna a casa prima del previsto, trova la sorpresa al posto delle giacche e l’altro coniuge dichiara candido “non è come tu credi”. Il finale è sempre lo stesso ma almeno il malcapitato ha risparmiato soldi per gli oggetti da 007, non ha dovuto leggere istruzioni in cinese, non è rimasto fulminato nel montare la microspia nel frullatore e non ha passato giorni e giorni a guardare il vetrino con la “sostanza biologica sospetta” neanche fosse un test di gravidanza. Tanto, appunto, il finale è sempre lo stesso. Sarà sempre “Caro, cara, non è come pensi”.

Rosaria Brancato

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