Basket School. Il Tar assolve Sidoti, tolto il Daspo

Basket School. Il Tar assolve Sidoti, tolto il Daspo

Redazione

Basket School. Il Tar assolve Sidoti, tolto il Daspo

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giovedì 19 Settembre 2019 - 19:20

La sentenza arriva dopo un anno e due mesi dal provvedimento

MESSINA – Antonino Sidoti potrà disputare il prossimo torneo di serie C Silver con la canotta giallorossa della Basket School.

Il playmaker pattese era stato confermato il mese scorso, nonostante ancora non fosse stata definita la vicenda che lo aveva visto protagonista nel corso della scorsa stagione.

Con la sentenza di merito dello scorso 16 settembre dal Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, cadono tutte le accuse contro Nino Sidoti, al quale il 2 luglio 2018 il questore di Messina aveva fatto divieto di accedere per due anni ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive di basket, per via dei fatti accaduti nel corso della gara del campionato di serie B Maschile tra il Basket Patti e il Basket Barcellona del 22 aprile 2018.

Nino Sidoti, difeso dall’avv. Silvano Martella, aveva presentato ricorso alla decisione del Tar, impugnando il provvedimento del questore di Messina, adducendo: 1. La violazione della legge sul procedimento amministrativo, stante la non completa esternazione del materiale istruttorio sul quale la decisione del Questore si fonda; 2. Insussistenza del presupposto, poiché la condotta tenuta sarebbe solo una reazione non violenta alle contestazioni dell’arbitro, e non sarebbe stata verbalizzata ne sanzionata dai giudici di gara: 3. Immotivata applicazione della sanzione nella misura del doppio (2 anni) rispetto alla misura minima.

Era stato il CGA della Sicilia a riformare in appello la sentenza che l’8 novembre 2018 respingeva il ricorso dei legali di Nino Sidoti, costringendolo a dover disertare i campi di gioco fino al 27 gennaio scorso.

Alla decisione del GCA della Sicilia si è aggiunta anche la sentenza del 22 febbraio/10 maggio 2019, emessa dal Tribunale di Patti, che documenta l’assoluzione in sede penale di Nino Sidoti per non avere commesso il fatto, dall’imputazione ascrittagli ed aggiunge che comunque il decreto penale non riguardava la condotta materiale elevata dalla questura a presupposto del Daspo. All’udienza del 18 luglio 2019 la causa è stata trattenuta per la decisione nel merito.

Sulla scorta di un esame approfondito dell’intera vicenda, che tiene conto anche dell’assoluzione dell’imputazione penale originariamente ascritta al ricorrente, il Collegio ha ritenuto di accogliere il ricorso. In particolare, occorre valorizzare la censura con la quale si contesta che il divieto di accesso agli impianti sportivi sia stato decretato dal Questore sulla scorta di un presupposto di fatto non esistente. Per le modalità concrete, il comportamento tenuto dal ricorrente non ha potuto costituire espressione di violenza o di minaccia idonea ad arrecare turbativa all’ordine pubblico; tuttalpiù, si è trattato di violazioni dei canoni comportamentali degli atleti, che avrebbero potuto essere sanzionati (ma non lo sono stati) sul piano disciplinare sportivo.

Grande la soddisfazione nell’entourage della Basket School Messina, per una sentenza che restituisce la giusta serenità a Nino Sidoti, sul quale il club peloritano non aveva alcun dubbio, avendolo confermato già dalla fine dello scorso campionato. Una sentenza che la società spera possa riaprire e far definitivamente luce sui fatti che vedono coinvolto anche il direttore tecnico Pippo Sidoti.

Immensa la gioia dell’atleta, il quale ha espresso sui social il proprio pensiero che qui riportiamo integralmente: “Il 15 novembre dell’anno scorso mi è stata tolta la libertà sportiva, la libertà di fare la cosa che più amo, oggi finalmente a testa alta posso dire che a distanza di quasi un anno la giustizia ha trionfato. Il Tar di Catania oggi ha emesso la sentenza di merito, assolvendomi da tutte le accuse, infondate, che mi erano state mosse. Sono felicissimo del risultato raggiunto, questa non è solo la mia vittoria, ma di tutti gli sportivi che possono subire delle ingiustizie solo per un capriccio. Finalmente posso riprendere la mia attività di giocatore con la mente serena e tranquilla, visto che per un anno ho dovuto convivere con la consapevolezza di non aver fatto nulla di male ma con l’incertezza di poter essere condannato a due anni di Daspo. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine e che hanno creduto nella mia onestà, e un ringraziamento particolare lo rivolgo al mio avvocato Silvano Martella, che ha creduto in me e ha condiviso la mia sofferenza e alla Società Basket School Messina che nonostante ancora avessi questa pendenza ha voluto confermarmi nel roster della squadra nella stagione 2019-2020″.

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