Maltempo: ieri a Messina registrata una raffica di 111 km/h alla stazione AM

Maltempo: ieri a Messina registrata una raffica di 111 km/h alla stazione AM

Daniele Ingemi

Maltempo: ieri a Messina registrata una raffica di 111 km/h alla stazione AM

mercoledì 23 Febbraio 2022 - 18:23

Si tratta di una delle raffiche più forti registrata dalla stazione meteorologica di Messina negli ultimi 10 anni

La burrasca di maestrale che ieri ha sferzato la Sicilia, ed in modo particolare il messinese, ha fatto registrare nella giornata di ieri una raffica di ben 60 nodi, ossia ben 111 km/h, dalla stazione meteorologica sinottica di Messina, in pieno centro, gestita dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. La raffica è stata registrata alle 02:20 GMT (orario del meridiano di Greenwich), le 03:20 del mattino in Italia. Sempre verso quell’ora raffiche sugli 80/90 km/h erano state registrate da altre stazioni meteorologiche amatoriali, gestite pero da privati cittadini e appassionati di meteorologia. Visto l’estrema localizzazione di queste raffiche cosi estreme, in alcune vallate cittadine, e i fenomeni grandinigeni associati, non si può escludere che la raffica di 111 km/h registrata dalla stazione di Messina sia stata originata da un microburst, legato a una cella temporalesca localizzata, che dal Tirreno scavalcava molto rapidamente i Peloritani, per portarsi sulla costa dello Stretto.

Fonte Meteo AM

Si tratta di una delle raffiche di vento più forti registrate a Messina da una stazione meteorologica ufficiale, negli ultimi 15 anni. Difatti, la soglia dei 60 nodi l’ultima volta venne superata l’11 dicembre 2008, quando la stessa stazione meteorologica di Messina oltrepassò i 112 km/h, durante una tempesta di scirocco sullo Stretto, con punte di 130 km/h registrate dagli anemometri posizionati sul Pilone di Capo Peloro. Eventi importanti, ma non certo “eccezionali” per le caratteristiche orografiche dello Stretto, come evidenziano i dati di oltre 30 anni di osservazioni meteorologiche.

Le raffiche di vento previste nella nottata di ieri sul messinese

Il 24 Novembre del 1991, durante una delle sciroccate più violente degli ultimi decenni, gli anemometri installati sul Pilone di Torre Faro (per raccogliere i dati attinenti la progettazione del famoso ponte dello Stretto) registrarono una max raffiche di circa 163 km/h (88 nodi), mentre l’anemometro più basso misurò un picco di oltre 142 km/h (77 nodi). Parliamo di raffiche la cui intensità è equivalente a quella di un uragano di 2^ categoria sulla scala Saffir-Simpson. Oltre allo scirocco e all’ostro sullo stretto le burrasche possono essere apportate anche dagli intensi venti di ponente, maestrale, e in misura minore di tramontana, che spesso sono costretti a scavalcare velocemente i Peloritani settentrionali, incanalandosi lungo le strette vallate, dove scorrono le fiumare, per gettarsi con forti raffiche di caduta, molto turbolenti e irregolari, sia nella direzione che nella velocità.

Il 31 Dicembre del 1979, durante una fortissima maestralata, gli anemometri del pilone avrebbero registrato una massima raffica di 152 km/h (circa 82 nodi). Notevoli pure i 148 km/h del 28 Dicembre del 1999, quando l’Italia e le aree tirreniche furono colpite dai resti della tremenda tempesta di vento atlantica che il 26 dicembre dello stesso mese aveva messo in ginocchio il nord della Francia e parte della Mitteleuropa, causando enormi danni e tanti disagi. A differenza dello scirocco, pero, i venti di ponente e maestrale si presentano sotto forma di “strisciate” molto localizzate e il notevole effetto di compressione prodotto dalla componente discendente del vento (dai colli) può produrre anche dei danni ad infrastrutture e tetti di abitazioni allorquando si supera la soglia dei 90-100 km/h.

Un commento

  1. Bell’articolo Daniele

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