Messina. Patatine, kebab e wurstel in vendita in un locale sporco, attività sospesa FOTO

Messina. Patatine, kebab e wurstel in vendita in un locale sporco, attività sospesa FOTO

Redazione

Messina. Patatine, kebab e wurstel in vendita in un locale sporco, attività sospesa FOTO

domenica 12 Marzo 2023 - 12:07

Sequestrati 200 kg di cibo conservato in congelatori sporchi e spacciato per fresco

La polizia municipale, sezione annona di Messina, ha scoperto un locale, adibito alla semplice vendita di kebab e patatine, in cui venivano venduti anche altri alimenti e soprattutto alcolici senza autorizzazione. Non è stato indicato il nome del locale ma si trova in centro città.

Il controllo è avvenuto insieme a personale dell’Asp di Messina. “L’attività – scrivono i vigili – non rispettava le più elementari norme igieniche e di trasparenza verso il consumatore finale, ponendo in vendita prodotti prima congelati e poi decongelati impropriamente spacciandoli come freschi. La conservazione avveniva attraverso banchi congelatore sudici e con la merce alimentare custodita in sacchi igienicamente inadeguati senza la debita tracciatura o addirittura aperti e a contatto con le sudici pareti del congelatore. Le due celle frigo ed i prodotti alimentari (patatine, carne, tranci di kebab e würstel in camicia) per un quantitativo di oltre 200 kg di prodotti sono stati sottoposti a sequestro giudiziario in attesa delle superiori disposizioni del giudice, mentre l’esercente è stato denunciato per i reati ipotizzati di frode in commercio e vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione”.

L’attività è stata sospesa ed è stata comminata una multa di 5mila euro, in attesa dell’emanazione del provvedimento definitivo inibitorio del dipartimento commercio e dell’Asp.

12 commenti

  1. Un “attentato” alla salute pubblica…..chissà quanti ragazzi hanno mangiato lì e si sono sentiti male perché il cibo in quello stato ha causato sicuramente problemi a chi l’ha mangiato…..cerchiamo di togliere la privacy in questi casi perché tutti devono sapere chi è il responsabile di un simile orrore senza che abbia nessuna tutela, visto che non l’ha avuta lui verso i suoi ignari clienti!!!! Le denunce vanno rese pubbliche con tutte le informazioni necessarie per non passare più neanche dalla strada perché costui (a mio avviso) non merita di gestire più questa attività di ristorazione!!!!

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    1. Signora, la Legge è legge

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  2. Sospensione dell’attività è il minimo. Si salvano solo le bottiglie di amaro.

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  3. Attività sospesa è il minimo. Si salvano solo le bottiglie di amaro. Pazzesco, la gente non si crea scrupoli a vendere certe porcheria.

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  4. “Arrizzunu i canni”. Non c’è niente da sospendere ma da chiudere senza condizionale.

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  5. Perché dare notizie se poi non date il nome del locale…si danno nomi e cognomi per molto meno.

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  6. È un diritto di chi consuma queste schifezze sapere il nome del locale.

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  7. Signore, è una legge che non è uguale per tutti per come ben fa notare il lettore Max…..la privacy va e viene a piacimento? Se non si devono pubblicare le generalità per chi attenta alla salute pubblica , si deve usare lo stesso metro di giudizio,per esempio quando si fanno frodi allo Stato, perché qua si evidenzia una frode al cittadino, che paga del cibo per buono mentre è immangiabile, arrecando tra l’altro danno alla salute… Quindi se la legge è uguale per tutti che la si applichi indistintamente ( sempre mio punto di vista)!

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  8. E sarebbe anche giusto .. sapere dove si trova il locale per noi cittadini esseri umani per evitare il peggio !!!

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  9. Il nome del locale vi serve solo per fare “cuttigghio”, finitela coN ‘sta storia della salute, per quella basta smettere di mangiare porcherie in giro.

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  10. bonanno giuseppe 13 Marzo 2023 09:07

    Da Ganzirri a Galati una porta sì e una no cibi caldi e da asporto….., panifici, pizzerie, pub ristoranti, bar….. e sapete se controllassero veramente quanti esercizi andrebbero chiusi. Questo è solo “pubbirazzu” ridicolo, cominciamo prima con il rilascio delle licenze… PS…Per non parlare dei wc, a volte “sunnu megghiu” i fazzolettini imbevuti portati da casa, anche se spesso è colpa di incivili che non tirano la cosiddetta “catinella”.

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  11. Se non dite di quale locale si tratta, perchè fare un servizio che in questo modo risulta del tutto inutile? Mi sembra che la privacy c’entri poco visto che spesso dopo lo svolgimento di controlli effettuati a vario titolo si pubblica anche la data di nascita di soggetti ritenuti colpevoli! O tutti o nessuno!

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