Agrumi d'oro a Capo d'Orlando, condannati Sindoni e altri 6

Agrumi d’oro a Capo d’Orlando, condannati Sindoni e altri 6

Redazione

Agrumi d’oro a Capo d’Orlando, condannati Sindoni e altri 6

mercoledì 12 Luglio 2023 - 10:00

Il dettaglio della sentenza sulle presunte truffe Agea attraverso la lavorazione degli agrumi

PATTI – Si chiude con 7 pesanti condanne il processo di primo grado nato dall’inchiesta della Guardia di Finanza del 2016 su presunte truffe Agea attraverso il consorzio Agridea, riferita all’ex sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni.

La sentenza

La condanna più pesante del Tribunale di Patti (presidente Scavuzzo) è proprio per l’imprenditore e politico orlandino: 7 anni e 4 mesi. 5 anni e 4 mesi la condanna per Giuseppe Micale, responsabile legale di Pac e Upea, 6 anni e 4 mesi a Basilio Scaffidi Chiarello, il tuttofare dei tre consorzi interessati, e per il contabile Leuccio Tonarelli. 3 anni e mezzo a Santino Gori, legale rappresentante di Agridea, 3 anni e 8 mesi per Antonio Gori, infine 2 anni e 8 mesi ad Antonio Venza dell’Orlandina Basket. Le accuse sono legate a ipotesi di truffe per ottenere contributi agricoli. I giudici hanno riconosciuto la colpevolezza di tutti per l’associazione a delinquere ad esclusione di Venza, imputato per l’incasso di alcuni assegni circolari. Decise anche le interdizioni per tutti e condannata la stesa Agridea ad una multa di mentre è stata disposta la confisca dei beni a suo tempo sequestrati. Non luogo a procedere, infine, per i reati commessi prima del 2013.

L’inchiesta

Le indagini hanno scandagliato il periodo che va dal 2011 al 2015 ed hanno portato alla luce un meccanismo “circolare” di false fatturazioni che, oltre al consorzio Agridea, coinvolgeva anche le aziende P.A.C. e U.P.E.A. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, era far lievitare in maniera fittizia la quantità di produzione degli agrumi per ottenere poi gli aiuti economici europei in agricoltura.

Gli accertamenti rivelarono che i terreni dichiarati “superfici coltivabili” erano “gonfiati”: circa il 62% in meno risultava, di fatto, coltivabile. Alcuni dei macchinari posseduti dai tre consorzi per smistare gli agrumi, inoltre, erano ancora mai utilizzati fin dalla loro data d’acquisto. Allo stesso modo le celle frigorifere, ritrovate completamente vuote.

L’amarezza dell’avv. Occhiuto

I difensori, tra loro l’avvocato Carmelo Occhiuto, attendono ora di leggere le motivazioni per valutare il ricorso in appello. “Dopo anni di indagini con mille contraddizioni e numerosi interventi da parte di altre Curie (Corte dei Conti, tribunale civile, tribunale fallimentare e varie Commissioni tributarie) il collegio penale di Patti ha dato ragione alla tesi della Guardia di Finanza, fatta propria dall’accusa, anzi ha elevato le pene chieste dal PM. La difesa insiste sulla correttezza del comportamento di tutti gli imputati, in particolare del Dr. Sindoni, ed aspetta di leggere le motivazioni della sentenza per capire se hanno mentito tutti i testi qualificati esaminati a discolpa e se le migliaia di fatture prodotte siano false o non scrutinate. Sono deluso per usare un eufemismo. Il tribunale di Patti è cambiato, non è più quell’organo giudiziario dove la difesa si confrontava con lealtà con l’accusa ed il giudice era terzo al di sopra delle parti con motivazioni che venivano condivise ed apprezzate. Oggi non è più così, purtroppo”, commenta il legale.

Un commento

  1. Per queste truffe i piccoli investitori agricoli non ricevono i fondi di investimento e i siciliani condividono una brutta nomina.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED