La lava non ha raggiunto il mare, nessun pericolo per la popolazione

Stanotte, mentre nel Messinese imperversava il maltempo in modo particolarmente estremo, a Stromboli è montata la paura a causa di tre forti esplosioni del vulcano.

E adesso, mentre in provincia sono tantissime le criticità legate ai fenomeni meteo violenti, nelle Eolie è alta l’attenzione nei confronti dell’isola di Stromboli dove, comunque, attualmente non esistono situazioni di pericolo.

Il Responsabile dell’Unità per le Eruzioni dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, Maurizio Coltelli, ha spiegato che -L’attivita’ sullo Stromboli non è al di fuori da quella che da giorni registriamo sul vulcano: le esplosioni sono state accompagnate da trabocchi a ondate di lava che è risalita dai condotti settentrionali della terrazza craterica. La lava che fuoriesce si sbriciola e si frammenta, creando delle frane calde nella parte alta della Sciara del fuoco, che ha un pendio molto forte. Abbiamo registrato l’aumento dell’attività esplosiva superiore alla media, ma anche un’ampiezza del tremore dei condotti magmatici interni nella norma e l’assenza di fenomenici sismici di rilievo. Allo stato, insomma, non siamo in presenza di una fase parossistica-.

Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile segue l’evolversi della situazione in diretta nella sala operativa, mentre alcuni esperti insieme a guide del luogo hanno compiuto in mattinata dei sopralluoghi nella zona sommitale del vulcano escludendo la presenza di una colata lavica e confermando quella dei trabocchi.

Per la popolazione non c’è alcun rischio, mentre il magma, osservato dalle apposite telecamere che sorvegliano il vulcano, non ha raggiunto il mare ma si è fermato a circa 70 metri dalla zona dell’esplosione ed è rimasto in quota.