Dubbi sulle spese di rappresentanza sostenute dall’ex sindaco Buzzanca in nome del Comune

Dubbi sulle spese di rappresentanza sostenute dall’ex sindaco Buzzanca in nome del Comune

Danila La Torre

Dubbi sulle spese di rappresentanza sostenute dall’ex sindaco Buzzanca in nome del Comune

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sabato 06 Ottobre 2012 - 11:37

A sollevarli i revisori dei conti di palazzo Zanca, che hanno chiesto spiegazioni al ragioniere generale Coglitore e al segretario generale Alligo. Risposta? Nessuna

Domandare è lecito, rispondere è cortesia e a volte anche un fatto di opportunità istituzionale. Ma a palazzo Zanca evidentemente funziona in maniera diversa, visto che la nota inviata il 17 agosto scorso dal Collegio dei revisori del conti al ragioniere generale Ferdinando Coglitore e al segretario generale Santi Alligo, ad oggi non ha avuto alcuna risposta e pare esserci un rimpallo di titolarità a fornire spiegazioni tra l’ufficio di Ragioneria e l’Ufficio di Gabinetto del Comune. Ma spieghiamo meglio. La nota in questione, firmata dal presidente dei revisori Dario Zaccone, avente per oggetto la “Richiesta di chiarimenti elenco spese di rappresentanza 2011” , evidenziava come -dall’analisi da parte dei tecnici della documentazione relativa al Bilancio consuntivo 2011, emergessero «in linea generale, discordanze tra la natura delle spese sostenute e quanto indicato a margine della tabella stessa prevista dal D.M. 23.01.12 »

In base al decreto ministeriale firmato dal ministro Annamaria Cancellieri, le spese di rappresentanza sostenute dagli enti devono attenersi «ai seguenti principi e criteri generali desunti dal consolidato orientamento della giurisprudenza: stretta correlazione con le finalità istituzionali dell’ente ; sussistenza di elementi che richiedano una proiezione esterna delle attività dell’ente per il migliore perseguimento dei propri fini istituzionali; rigorosa motivazione con riferimento allo specifico interesse istituzionale perseguito, alla dimostrazione del rapporto tra l’attività dell’ente e la spesa erogata, nonché alla qualificazione del soggetto destinatario dell’occasione della spesa; rispondenza a criteri di ragionevolezza e di congruità rispetto ai fini».

Secondo i revisori dei conti, tali princìpi non sarebbero stati sempre rispettati e, pertanto, hanno richiesto «una dettagliata relazione, con particolare attenzione alla correlazione tra la natura della spesa sostenuta e i dettami dei princìpi in parola». Tuttavia, come detto, la richiesta è caduta nel vuoto perché l’Ufficio di Ragioneria ha passato la palla all’Ufficio di Gabinetto, che ha redatto l’elenco allegato al consuntivo e che, al momento dei fatti di cui raccontiamo, era ancora presieduto da Antonio Ruggeri. Ed è proprio a lui che ci siamo rivolti per avere qualche risposta in merito alla vicenda: «Non ricordo bene – dichiara al telefono – se abbiamo risposto alla nota dei revisori, ma credo di no. Quello che posso dire è che le spese di rappresentanza sono state ridotte notevolmente negli ultimi anni. Non bisogna confondere – conclude l’ex fedelissimo di Buzzanca – le spese di rappresentanza con le spese di gestione dell’Ufficio di gabinetto , anche se vanno tutte nello stesso capitolo». Per non fare “confusione”, sarebbe forse bastato rispondere alla lettera dei revisori dei conti, fornendo loro la relazione richiesta, ma così non è stato ed il dubbio, quindi, è destinato a restare, anzi a rafforzarsi se si vanno a leggere alcune delle determine firmate da Ruggeri su “suggerimento” dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca.

In ciascuno di questi atti, viene specificato che si tratta di spese «scaturite dalla necessità di dare rilevanza prestigio, visibilità e presenza all’amministrazione comunale con Enti, Istituzioni, Ospiti, Autorità, Associazioni etc., esigenza propria dell’Ente di manifestarsi all’esterno di intrattenere pubbliche relazioni e di mantenere ed accrescere il ruolo ed il prestigio». Nessuna spesa folle, questo è doveroso sottolinearlo, ma tra le spese di rappresentanza si sono fatte rientrare, giusto per fare qualche esempio: 2 borse portadocumenti per altrettanti parroci per l’insediamento in due diverse parrocchie della città per un costo di 597 euro (determina dirigenziale n.085 del 16/03/2011) ; una fornitura di vini in occasione del Congresso internazionale dell’Aicef (determina dirigenziale 079 del 16/03/2011) per un costo di 698 euro; la fornitura di piante ornamentali in occasione della Notte del cultura con un impegno di spesa pari a 253 euro (determina dirigenziale 078 del 16/03/2011). Nel caso specifico, si tratta di una spesa “extra” rispetto a quanto previsto dalla delibera di giunta sui costi della Notte della cultura 2011 (vedi correlato); la fornitura di assistenza tecnica in occasione del Concerto al Palacultura per la Festa della donna per un costo di 728 euro (determina 081 del 19/03/2011).

Quelli riportati sono ovviamente solo alcuni esempi. In totale, le spese di rappresentanza ammontano a circa 70 milia euro, ma è mpossibile trovare l’elenco completo, che resta “custodito” negli uffici comunali. (Danila La Torre)

11 commenti

  1. peppino ora sono +++ tuoi come giustificare queste spese

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  2. Scusate, ma l’articolo 2 del Decreto della Cancellieri non stabilisce che l’elenco deve essere pubblicato nel sito internet del comune?

    Art. 2
    Il prospetto, che elenca le spese di rappresentanza sostenute in ciascun esercizio finanziario, va allegato al rendiconto della
    gestione di cui all’art. 227 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti, entro dieci giorni dall’approvazione del predetto rendiconto. Entro lo stesso termine, l’elenco e’ pubblicato nel sito internet dell’ente locale.

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  3. giuseppe cannavò 6 Ottobre 2012 14:52

    Scusate ma se non vi è nulla di poco di chiaro allora che senso ha non rispettare le norme e rendere pubblico l’elenco delle spese? Che possa nuocere alla canidatura di qualcuno? Basta rendere subito pubblico ciò che de ve esserlo. O No?

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  4. Se le spese di rappresentanza ammontano a circa 70.000 euro per l’intero anno 2011;
    in ragione di normale destinazione secondo prerogativa di generale attività, ad occhio, la somma non sembra così spropositata.
    La citazione di quei casi che si leggono nell’articolo, non penso siano tali da far gridare allo scandalo.
    È vero, però, che il mancato riscontro alla richiesta da parte dei revisori dei conti del comune, il sospetto di qualche leggerezza, onestamente, lo fa nascere.
    Sospetto che, in caso di prosecuzione nell’atteggiamento a non soddisfare la richiesta in capo ai soggetti chiamati in causa, potrebbe assumere sul piano della responsabilità amministrativa, connotati davvero seri.

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  5. ma che vino hanno bevuto? 698 euro certo non èNero d’Avola ne catarratti.Potremmo sapere la marca??? oppure è marca Cavallo???

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  6. Ravenna, città storica monumentale e città di cultura e spettacolo, città moderna crocevia di traffici commerciali, città solidale: su queste basi ha instaurato e consolidato i rapporti internazionali finalizzati all’amicizia fra i popoli, alla comprensione di culture, allo scambio, con particolare riferimento ai gemellaggi storici Chartres, Chichester, Speyer, ma anche ai rapporti di collaborazione che in questi anni Ravenna ha instaurato con altre città, quali Meknes, Samarcanda, Laguna, Sultanato dell’Oman, Evora, Cracovia, Caceres, Petrozavosdk, Zalau, Kaunas, Gniezno, Istambul, Stato del Gujarat – India.
    Ricordo che Ravenna è citta ricchissima, e le spese di rappresentanza di questa città romagnola, della ricca Emilia Romagna sono state nel 2011, S O L O 12.800 + 3.000 della cassa di Risparmio di Ravenna = 13.100 euro.
    http://imageshack.us/a/img687/8620/rappresentanza1.png
    http://imageshack.us/a/img42/5282/rappresentanza2.png
    http://imageshack.us/a/img708/4259/rappresentanza3.png
    http://imageshack.us/a/img109/1025/rappresentanza4.png
    Noi invece abbiamo servizi pietosi, ma semo bombacari quindi
    abbundandis in abbundandum.

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  7. MI SCUSASSERO…MA QUA’ CON UN PUTTUSO DI 23.000.000,00 DI EURO, FINISCE CHE IL DANNO E’ PER 70,000,00 DI PASTE SECCHE???

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  8. Caro Mario B, 70.000 non saranno una spesa spropositata per te, ma vallo a dire ai messinesi che perdono il posto di lavoro o che il lavoro non lo trovano, o che ricevono servizi sociali pietosi, o che si ritrovano la fiumara sotto casa dopo due spruzzi d’acqua, l’elenco è cosi lungo che non bastano le vecchie pagine gialle. Dai un’occhiata ai link da me pubblicati, nella ricca Ravenna la gente viene invitata e corre in quella città, sapendo che si deve pagare vitto e alloggio, il Sindaco poi offre il caffè, ma nui semo bombacari, ma sappiamo pure che da noi non verrebbe nessuno se non avesse tutto pagato. Ti invito a un commento riparatore, per il rispetto che si deve ai nostri 70.000 euro.

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  9. Strani commenti per questo articolo. C’è chi proporziona i 70milaeuro ai 23milioni di euro di deficit e chi invece li proporziona allo stipendio medio di un lavoratore dipendente, ammontante circa a 1.200euro o, ancora peggio, a chi uno stipendio non ce l’ha. Per Berlusconi, ad esempio, 70mila euro valeva una serata di Bunga Bunga. Per un operaio sono circa 5 anni di salario. Fate un pò voi. La questione, a mio parere, è un’altra. Questi soldi sono stati spesi nel rispetto della legge e di quanto prevedevano i regolamenti ed il bilancio? Sono stati rendicontati? Potevano essere risparmiati? A queste domande pare non sia data risposta da chi dovrebbe. Ed è sempre la solita storia, che noi cittadini digeriamo senza indignarci, tanto in politica “sunnu tutti latri” o, come ha voluto riportare nei suoi manifesti, una perla di politico, “u megghiu avi a rugna”. E se lo dice lui, noi ci crediamo. Veramente!!!!!!!

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  10. Palazzo Zanca non mette in rete l’elenco delle spese di rappresentanza,accontentiamoci di quelle di Ravenna,ma quello che mette in rete è bello a vedersi ma disaggregato,quindi di complicata comprensione immediata per tanti messinesi,ma anche per il commissario CROCE,che dovrà chiedere lumi ai suoi collaboratori.Se fosse stato commissario di Ravenna,con un clic avrebbe avuto la sintesi del BILANCIO DI PREVISIONE
    http://imageshack.us/a/img811/8910/modello0.png;
    con un’altro clic la sintesi della GESTIONE DI COMPETENZA http://imageshack.us/a/img818/7611/modello1.png;
    clic e spunta il riepilogo della GESTIONE DI COMPETENZA http://imageshack.us/a/img593/1532/modello2.png; clic e le VARIAZIONI APPLICATE NELL’ESERCIZIO http://imageshack.us/a/img818/2412/modello3.png; clic e la SINTESI DELLE ENTRATE TRIBUTARIE http://imageshack.us/a/img837/4820/modello4.png; clic e per stare nella notizia IMU i valori disaggregati dell’ICI http://imageshack.us/a/img850/973/modello5.png. Ma vi sembra normale che in pochi minuti sapete quasi tutto del comune di Ravenna e per Messina ci vuole la consulenza dei Revisori dei Conti, a cui, poverini, non danno nemmeno le carte?

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  11. E per finire invito i nuovi attori della politica di Messina, R E S E T e M O V I M E N T O 5 S T E L L E, a inserire come punto programmatico nell’elezioni a Sindaco, l’utilizzo di modelli di sintesi, nelle diverse relazioni contabili, di facile e immediata comprensione per chi come me ha la terza elementare, quella di una volta. 4 CLIC per sapere tutto sul patto di stabilità raggiunto dal comune di Ravenna, per sapere tutto su Messina bisogna fare i salti mortali
    http://imageshack.us/a/img38/3502/patto0.png
    http://imageshack.us/a/img840/1285/patto1.png
    http://imageshack.us/a/img515/6647/patto2.png
    http://imageshack.us/a/img29/9357/patto3.png
    SINTESI SINTESI signori dirigenti, naturalmente dopo aver fatto bene i conti.

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