L'assessore Cucinotta: "Tariffe sullo Stretto esose a livello internazionale"

L’assessore Cucinotta: “Tariffe sullo Stretto esose a livello internazionale”

L’assessore Cucinotta: “Tariffe sullo Stretto esose a livello internazionale”

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venerdì 06 Giugno 2014 - 12:51

"Il sistema dei trasporti nello Stretto: le tariffe e la metropolitana del mare". Convegno alla Camera di Commercio nel corso del quale sono stati presentati oggi i primi dati dello studio commissionato dalla giunta comunale all'Ufficio Statistica del Comune

Tre incontri pubblici promossi da Libertà e Giustizia, Dimensione Trasporti, Comitato Pendolari dello Stretto, Ordine degli Architetti, Circolo di Cultura "Enzo Marino", Lega Siciliana delle Autonomie Locali, Fondazione "Nuovo Mezzogiorno"e Italia Nostra. Oggi il primo, alla Camera di Commercio, durante il quale si è discusso del sistema dei trasporti nello Stretto, le tariffe e la metropolitana del mare.

Nel corso dei lavori, cui ha preso parte l'assessore alle risorse del mare, Filippo Cucinotta, sono stati presentati i primi dati estrapolati da uno studio commissionato dalla Giunta comunale all'Ufficio Statistica del Comune. “La relazione – ha evidenziato l'assessore Cucinotta – sarà inviata all'Autorità garante per il mercato che sta conducendo un'indagine dal momento che <diversi utenti hanno lamentato un progressivo e rilevante aumento delle tariffe praticate dagli operatori che forniscono il servizio di trasporto marittimo nello Stretto di Messina, per tutte le tipologie di trasporto (mezzi gommati e passeggeri)> e che <si sono rilevati aumenti, negli ultimi tre anni, fino al 53 per cento per le autovetture, al 150 per cento per i passeggeri appiedati ed al 90 per cento per i mezzi pesanti>”.

“Lo studio ha comportato l'analisi statistica congiunta di oltre 175 rotte nazionali e diverse decine di rotte europee e ha mostrato – ha continuato Cucinotta – come la situazione messinese sia gravemente anomala e le tariffe sensibilmente esose sia a livello nazionale che internazionale, per tutte le categorie di attraversamento. Una delle motivazioni è certamente da ricercare nella mancanza di una strategia unica di programmazione e di coordinamento nel piano trasportistico dello Stretto, con uno Stato spesso carente che elargisce contributi pubblici senza una visione unitaria, le Regioni che non ne riconoscono l'interesse preminente ed un sistema, quello previsto dalla legge 84/98 sulle Autorità portuali che istituisce i Comitati Portuali con una maggioranza di rappresentanti privati rispetto alle istituzioni pubbliche. Ad un sistema essenzialmente monopolizzato dai privati si aggiunge anche il conflitto di interessi tra le società terminalistiche e di navigazione. Dobbiamo quindi cogliere – ha concluso l'assessore Cucinotta – la grande occasione di confronto offertaci dalla convocazione in audizione dalla Commissione trasporti della Camera, per presentare tutte le criticità e chiedere l'istituzione di un organismo unico, pubblico, di governance dell'attraversamento dello Stretto”.

4 commenti

  1. L’Assessore Cucinotta ancora non ha capito che far navigare i mezzi navali in acque relativamente ristrette ha un costo enorme sia per i traghettatori che per l’ambiente. L’analisi statistica congiunta che prende in considerazione oltre 175 rotte nazionali e diverse decine di rotte europee e concettualmente sbagliata. Mantenere un mezzo navale con velocità costante alla lunga è meno dispendioso di mezzi navali che in tre chilometri devono continuamente manovrare sia per l’ormeggio/disormeggio, per le condimeteo avverse e per le manovre di sicurezza.
    La vera rivoluzione sarebbe stata la “cura del ferro” con la realizzazione del Ponte sullo Stretto”

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  2. L’Assessore Cucinotta ancora non ha capito che far navigare i mezzi navali in acque relativamente ristrette ha un costo enorme sia per i traghettatori che per l’ambiente. L’analisi statistica congiunta che prende in considerazione oltre 175 rotte nazionali e diverse decine di rotte europee e concettualmente sbagliata. Mantenere un mezzo navale con velocità costante alla lunga è meno dispendioso di mezzi navali che in tre chilometri devono continuamente manovrare sia per l’ormeggio/disormeggio, per le condimeteo avverse e per le manovre di sicurezza.
    La vera rivoluzione sarebbe stata la “cura del ferro” con la realizzazione del Ponte sullo Stretto”

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  3. In un braccio di mare dove non c’e’ reale concorrenza da 30 anni cosa volevate?
    Si alzano la mattina e decidono di giocare al piccolo imprenditore e vendere frigoriferi agli eschimesi? tanto basta alzare 5 euro il biglietto e il messisene contento paga l’ennesimo fallimento.

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  4. In un braccio di mare dove non c’e’ reale concorrenza da 30 anni cosa volevate?
    Si alzano la mattina e decidono di giocare al piccolo imprenditore e vendere frigoriferi agli eschimesi? tanto basta alzare 5 euro il biglietto e il messisene contento paga l’ennesimo fallimento.

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