I dettagli tecnici del progetto di messa in sicurezza dell’abitato di Cumia

I dettagli tecnici del progetto di messa in sicurezza dell’abitato di Cumia

I dettagli tecnici del progetto di messa in sicurezza dell’abitato di Cumia

mercoledì 01 Agosto 2012 - 10:29

Il progetto riguarda il consolidamento e la messa in sicurezza delle zone maggiormente interessate dal dissesto idrogeologico e che in occasione degli eventi alluvionali hanno palesato punti di particolare criticita`, con la manifestazione di frane e crolli che ne hanno determinato la chiusura al transito e l’isolamento dell’intera zona. La strada comunale carrabile, con carreggiata di circa 5 metri, è a doppio senso di circolazione con tracciato molto tortuoso connotato da numerosi tornanti; vi è inoltre una scalinata molto ripida che consente unicamente il transito pedonale. Il progetto è stato suddiviso in quattro distinte aree d’intervento:
Area di intervento n. 1: strada di collegamento fra i due villaggi di Cumia nella parte immediatamente prossima all’abitato di Cumia Superiore. In detta zona sono stati riscontrati i maggiori danni in quanto interessata da un movimento franoso, che ha causato notevoli smottamenti, crolli di muri e danneggiamento di opere idrauliche e della sede stradale.
Area di intervento n. 2: riguarda il pendio a monte della strada di collegamento fra Bordonaro e Cumia Inferiore, nella zona prossima all’abitato di quest’ultima frazione, in cui si sono verificati colate di materiale detritico che hanno invaso la sede stradale.
Area di intervento n. 3: riguarda due tratti di muri di sostegno crollati, ubicati lungo il margine destro del tratto di strada fra Bordonaro e Cumia Inferiore, nella zona situata subito dopo il ponte che supera il torrente Bordonaro.
Area di intervento n. 4: riguarda la scalinata che collega pedonalmente Cumia Inferiore con Cumia Superiore, nella zona antistante i fabbricati che costituiscono il primo tratto dell’abitato. Caratteristiche salienti del progetto: vi è una differenziazione del dissesto per singola zona; conseguentemente si è reso necessario approntare una previsione progettuale differenziata per ciascuna tipologia di dissesto. Gli interventi, tutti di ingegneria geotecnica, naturalistica e ambientale, consistono in regimentazione idraulica delle acque superficiali; regimentazione idraulica delle acque profonde; paratia di berlinesi, di pali e tirantate di pali; infrastrutture stradali: ripristino della sede viaria (muri di controripa in c.a., muretti di protezione, cunette, fossi di guardia, fondazione stradale e pavimentazione in conglomerato bituminoso); costituzione di dreni sub-orizzontali per drenare e canaletta, per convogliare le acque di imbibizione del terreno che costituisce la causa principale dell’instabilità del pendio e ricostruzione di muri in cemento armato. e posa di rete metallica rinforzata ed ancorata mediante chiodatura; barriera paramassi finalizzata a contenere sia il materiale detritico che eventuali massi di medie dimensioni, evitandone lo scivolamento sul piano viario; sistemazione a terrazze del terreno laddove necessario mediante l’impiego di gabbioni metallici. Nell’ area d’intervento n. 4, la scelta progettuale è stata finalizzata prevalentemente alla messa in sicurezza del versante e quindi alla ricostruzione del tratto di scalinata, mediante la realizzazione di setti in cemento armato, approfonditi fino al piano di roccia più integro ed ancorati al masso roccioso sottostante mediante barre cave autoperforanti, con la finalità di consolidare l’area in frana e creare un valido sostegno al piano della scalinata, costituito da un solaio in latero-cemento. Il R.U.P. ha approvato il progetto esecutivo il 26 aprile scorso, una volta ottenuti tutti i necessari pareri dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina ai fini del vincolo idrogeologico; dalla Soprintendenza BBCCAA di Messina per l’Autorizzazione Paesaggistica; dall’Ufficio del Genio Civile di Messina; dalla Provincia Regionale di Messina in qualità di Ente Gestore della Riserva RNO “Capo Peloro nell’ambito della valutazione di incidenza ambientale; dall’Azienda Sanitaria Provinciale parere igienico sanitario; Dipartimento Pianificazione Urbanistica e Polo Catastale del Comune di Messina parere in merito alla conformità allo strumento urbanistico; dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente Servizio 1 VAS – VIA parere sulla valutazione di incidenza ambientale; Servizio 3 Assetto del Territorio e Difesa del Suolo dell’A.R.T.A. parere di compatibilità geomorfologica.

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