Il consigliere Russo, del Pd, interroga il sindaco di Messina Basile sulle scelte aziendali. E cita i sindacati su un "cerchio magico" tra i dipendenti
MESSINA – “Perché declassare la Direzione sviluppo e innovazione?”. Il consigliere Alessandro Russo, del Partito democratico, interroga il sindaco di Messina Federico Basile sulle scelte aziendali di Atm e la nuova pianta organica. E cita i sindacati su un presunto “cerchio magico” tra i dipendenti. Per il consigliere del Pd non si capiscono le ragioni del declassamento, dato che “dal 2019 ad oggi, attraverso l’attività di questa Direzione, l’Azienda ha gestito circa €140.000.000,00 di gare e finanziamenti, permettendo al socio unico (il Comune, n.d.r.) e alla società stessa di raggiungere livelli importanti nel campo degli appalti pubblici. E che, al momento, Atm S.p.A. è soggetto attuatore per progetti legati alla mobilità e al Tpl (Trasporto pubblico locale), incluso l’acquisto di nuovi mezzi più green, per il rinnovo della flotta dei mezzi su gomma e su ferro”.
Per “essere riconosciuta stazione appaltante certificata ha avviato uno specifico iter” e la Direzione sviluppo e innovazione, in questo processo, ha avuto un ruolo centrale. Quindi, perché tornare indietro? Osserva Russo: “Atm è impegnata in progetti più prestigiosi come la riqualificazione del territorio e/o l’acquisto di mezzi pubblici. E l’azienda, dal punto di vista degli appalti e dei finanziamenti, ha sicuramente assunto un importante ruolo di soggetto attuatore per il miglioramento di tutti i servizi relativi al Trasporto pubblico locale”.
Russo: “La riorganizzazione penalizza Atm”
Scrive Russo: “Durante l’Assemblea ordinaria tra il Comune di Messina e la Società in house providing Atm, è stata approvata una rudimentale pianta organica dalla quale le Direzioni da quattro sono
diventate cinque, con la divisione della “Direzione Tecnica ed Esercizio” in “Direzione Esercizio” e
“Direzione Tecnica”. E con la soppressione della “Direzione Innovazione e Sviluppo”, declassata a
“ufficio/area” e la nascita della “Direzione commerciale”. Questa riorganizzazione non solo comporterà l’assunzione di un’altra unità dirigenziale, con ulteriori costi per Atm, ma soprattutto ha comportato l’esecuzione di una procedura di riorganizzazione poco efficace ed efficiente, nel momento in cui, per dare insolito spazio alla nuova “Direzione commerciale”, la “Direzione Innovazione e Sviluppo” è stata declassata in ufficio/area, di fatto ridimensionandone il centrale ruolo finora avuto. Il tutto non tenendo in debito conto dell’importanza fondamentale del mantenimento della struttura dirigenziale, con la presenza diretta e costante di un qualificato dirigente. Dirigente con comprovata esperienza nel settore sia delle gare, sia nell’intercettare linee di finanziamenti”.
In più, il consigliere Dem cita “segnalazioni da parte di lavoratori e dei sindacati operanti in Atm sulla non meglio specificata esistenza di un “cerchio magico”. Cerchio magico che sarebbe a loro dire composto da determinati dipendenti che, oltre a fruire di premialità ad personam, sarebbero altresì destinatari di progressioni di carriera, anche in ambito dirigenziale, preconfezionate secondo i loro requisiti”. Un’accusa sempre respinta al mittente prima dal presidente Campagna e ora dalla presidente Grillo.
