Il deputato si rivolgerà all'assessore Aricò per l'aumento deìil biglietti degli aliscafi. E interviene pure il segretario provinciale Pd Hyerace
“L’aumento del 10% delle tariffe Caronte & Tourist rischia di innescare una crisi a catena per le Eolie, che colpirà tutti, dai residenti alle imprese, dai turisti ai commercianti al dettaglio”. Lo dichiara il deputato regionale Alessandro De Leo (Forza Italia), annunciando che solleciterà un immediato confronto con il governo regionale e in particolare con l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò. “Questi rincari a ripetizione – sottolinea De Leo, ricordando che già nel 2024 le tariffe erano state ritoccate al rialzo – rischiano di strangolare l’economia isolana, innescando un circolo vizioso di aumenti a catena su tutta la filiera economica. Serve con urgenza un tavolo di crisi con tutti gli attori coinvolti: armatori, operatori turistici, rappresentanti dei cittadini”.
L’aumento da parte della Società di navigazione siciliana, che riunisce Caronte & Tourist Isole minori e Liberty Lines, aggiunge De Leo, “si ripercuote su tutti e non può che portare a un aumento del carovita e dei prezzi per tutti. Inoltre rischia anche di colpire direttamente i pendolari e i residenti, visto che aumentando le tariffe diminuisce il numero di coloro che possono usufruire dei rimborsi regionali. Tutto questo può danneggiare gravemente anche l’attrattività turistica delle Eolie, che saranno meno competitive rispetto ad altre destinazioni. La situazione è insostenibile – conclude il deputato regionale – soprattutto considerando che questi aumenti non corrispondono a un miglioramento del servizio. Anzi, d’inverno le corse diminuiscono, lasciando le isole quasi isolate. Per questo chiederò all’assessore Aricò non solo di intervenire sulle tariffe, ma di avviare una riflessione strutturale sulla mobilità eoliana”.
Hyerace: “Manca la continuità territoriale”
Sull’argomento interviene pure il segretario provinciale del Partito democratico, Armando Hyerace: “I costi aumentano e i servizi diminuiscono, un bel paradosso direi. Specie nella misura in cui il tema è una continuità territoriale che andrebbe garantita oltre che ben difesa da chi proprio un’isola governa, Le nostre Eolie non sono la provincia dimenticata dell’impero né i loro abitanti, o i tanti pendolari, possono essere trattati come cittadini di serie Z. Serie B sarebbe già un lusso, date le scellerate politiche discriminatorie verso i territori decentrati. Il grido lanciato dagli albergatori eoliani dimostra come chi fa impresa si senta sempre più osteggiato da governi decisamente distanti dalle esigenze reali di chi vive e opera in questi paradisi pressoché abbandonati al cospetto delle reali necessità”.
Dichiara Hyerace: “Le isole non sono solo turismo. Esiste una vita per chi si sposta, chi ci lavora, chi resiste nonostante le difficoltà e investe con fiducia. Ma giacché proprio il turismo rappresenta una delle principali fonti di guadagno per gli eoliani, proprio all’assessora regionale Amata, che del turismo ha la delega e da messinese dovrebbe conoscere bene la situazione, chiediamo di dare una risposta urgente e definitiva a chi dall’aumento dei ticket viaggio subirebbe danni ingenti. Anche perchè questo aumento del 10% rappresenterebbe in realtà un primo step. Nel breve periodo, quindi, potrebbero essere maggiori e più gravosi i rincari. Una cosa inaccettabile”.
