Assunti come elettricisti ma -soppiantati- da una ditta esterna: “dolce far niente”? No, si rivolgono alla Corte dei Conti

Assunti come elettricisti ma -soppiantati- da una ditta esterna: “dolce far niente”? No, si rivolgono alla Corte dei Conti

Assunti come elettricisti ma -soppiantati- da una ditta esterna: “dolce far niente”? No, si rivolgono alla Corte dei Conti

martedì 12 Ottobre 2010 - 10:10

Paradossale vicenda di due operatori dell'Ospedale di Barcellona P.G., adesso “relegati” al centralino dopo mesi trascorsi in auto senza postazione e mansione. Una situazione davvero incredibile

Questa è la storia di due dipendenti della struttura ospedaliera di Barcellona P.G., approdata alla Corte dei Conti. T.I. e V.M. erano stati inizialmente assunti con concorso come elettricisti professionisti ma dopo un breve periodo di regolare attività all’interno del presidio ospedaliero barcellonese inizia per loro un vera e propria odissea.

L’Asl infatti ha provveduto con gara d’appalto ad assegnare il lavoro di manutenzione degli impianti elettrici ad una ditta esterna pertanto viene meno la necessità di avere figure di operatori tecnici-elettricisti all’interno, ma i due lavoratori -legati all’amministrazione con contratto a tempo indeterminato- non possono essere licenziati e deve assegnarsi loro una nuova mansione, ma quale? Nel corso degli anni, cambiano i volti ai vertici delle strutture e le possibili soluzioni, per impegnare e rendere produttivi i due sfortunati operai, sono discordanti. Prima vengono mandati a Patti, poi di nuovo a Barcellona P.G. ma senza alcun ruolo.

Raccontano di non aver avuto a dispozione neanche una postazione per cui per diversi mesi si sono recati sul posto di lavoro (ospedale Cutroni Zodda) e dopo aver timbrato il cartellino hanno dovuto trascorrere le 8 ore di lavoro in auto nei pressi del presidio ospedaliero per poi concludere la propria giornata senza aver -potuto- far nulla. La situazione descritta se in molti casi può far pensare ad una piacevole condizione -di dolce far niente- non rara nelle strutture della pubblica amministrazione in questo caso, trovandoci in presenza di due onesti e qualificati lavoratori, ha fatto invece sorgere in loro uno stato di delusione e depressione.

-Impossibile non reagire davanti un sopruso del genere. In molti casi per dei piccoli lavoretti da nulla siamo stati rimproverati perchè non legittimati ed autorizzati ad intervenire neanche per il banale cambio di una lampadina. E’ stato frustrante– dichiarano. Oggi il ripiego per loro è stato trovato col ruolo di centralinisti, che: -Sicuramente è meglio di non far niente, ma non è l’impiego per il quale siamo stati assunti- lamentano. Nella loro denuncia si domandano come mai non sia stato imposto dal bando di gara l’impiego dei due elettricisti interni, in questo modo l’ospedale di Barcellona P.G. avrebbe potuto contare su due propri dipendenti sempre presenti per gli interventi urgenti e su un’azienda – vincitrice di gara – con un apparato più consistente per l’organizzazione e l’efficenza degli impianti. Adesso però saranno i giudici della Corte dei Conti – alla cui Procura uno dei due operai ha inviato una lettera – denuncia – a valutare sull’eventuale spreco di risorse di denaro pubblico. Mentre per la condizione personale dei due lavoratori, il giudizio è già pendente davanti al giudice del lavoro del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Sembra assurdo ma accade anche questo, un lavoratore deve ricorrere al giudice, affrontando il peso delle spese legali, per la tutela del proprio sacrosanto diritto al lavoro, rifiutando il -richiesto ozio-.

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