Barcellona. Il consiglio comunale approva la variazione di assestamento del bilancio.

Barcellona. Il consiglio comunale approva la variazione di assestamento del bilancio.

Barcellona. Il consiglio comunale approva la variazione di assestamento del bilancio.

venerdì 27 Novembre 2009 - 18:54

Trifilò (Udc) invita il sindaco a vigilare sulla gestione della società sportiva Igea Virtus. Calamuneri (PD): «Il sindaco mostri il peso politico della sua carica di fronte a questioni delicate quali la vertenza Ato-Gesenu e il depotenziamento dell’Ospedale»

L’ultima verifica di bilancio per l’anno 2009 è stata ratificata giovedì dal consiglio comunale, che ha approvato con 18 voti favorevoli e 8 astensioni la variazione di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio 2010. Si tratta di una manovra complessiva di 1.893.000 euro che riguarda prevalentemente storni a stipendi e contributi e variazioni dovute a minori entrate. Tra queste la decurtazione di 373.000 euro del trasferimento regionale, che è stata compensata attingendo in parte a nuove entrate (200.000 euro di addizionale Irpef 2007 dovuti dallo Stato) e in parte all’avanzo di amministrazione. Il provvedimento è giunto in consiglio con il parere positivo del collegio dei revisori dei conti, con i voti favorevole della IV commissione e sfavorevole della I commissione. Non è la prima volta che i provvedimenti che transitano dalla I commissione giungono in aula con parere sfavorevole. Il presidente Giuseppe Genovese ha però assicurato: «C’è stato poco tempo per studiare il testo». Al momento della votazione in consiglio, si sono astenuti i consiglieri Calabrò, Calamuneri, Flaccomio, Genovese, Messina, Pirri, Presti e Trifilò. Calamuneri ha sollecitato «una rimodulazione di tutti i servizi comunali, anche a rischio di scelte impopolari», e ha invitato il sindaco a farsi valere con maggiore autorevolezza in sede regionale e nazionale, su questioni come la vertenza Ato-Gesenu e il ridimensionamento del Cutroni Zodda. Trifilò ha chiesto al sindaco di vigilare sull’operato della dirigenza dell’Igea Virtus, valutando la possibilità di una sospensione dei contributi comunali. Oltre alla gestione precaria della società sportiva e dei rapporti contrattuali con i calciatori, Trifilò ha denunciato che la scelta di disputare le gare interne a porte chiuse, gravemente penalizzante per i tifosi e per la città, sarebbe imputabile alla società stessa.

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