Pubblicato dall’editore Experiences di Messina e curato da Marcello Crinò, comprende quattro storie municipali scritte tra la fine dell’Ottocento e il Novecento.

Quattro storie di Barcellona scritte tra la fine dell’Ottocento e il Novecento, quattro testimonianze del suo volto di allora, quattro studi di importanza non solo storica, che attendevano di essere ristampati per non perdere la memoria della città. È nato così il volume “Barcellona Pozzo di Gotto tra Otto e Novecento”, recentemente pubblicato dall’editore Experiences di Messina e curato dal presidente della Genius Loci, Marcello Crinò. Il volume comprende la monografia redatta da Antonio De Trovato e Salvatore Raccuglia nel 1898, che pare essere la più antica tra le storie dedicate a Barcellona, un primo ritratto della città, con una parte storica culminante con l’epopea garibaldina, una sezione riservata alla parte amministrativa e monumentale ed un’altra dedicata alle frazioni cittadine. Seguono la monografia redatta da Antonino Di Benedetto nel 1906, la Storia di Barcellona di Sebastiano Mazzei del 1910 e “Barcellona Pozzo di Gotto nella storia e nei monumenti”, scritta nel 1930 dal giovane Santi Emanuele Barberini. Alla presentazione dell’opera, organizzata dall’associazione Genius Loci e dal Centro Culturale Walter Tobagi di Messina, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, sono intervenuti oltre al sindaco di Barcellona, Candeloro Nania e al curatore del volume, Marcello Crinò, l’architetto Sergio Bertolami, titolare della casa editrice Experiences, Gerri Gambino, responsabile della promozione turistica della Provincia di Messina e il dott. Filippo Barberini, nipote del Barberini autore di una delle storie municipali. Hanno inoltre preso parte all’incontro, Padre Alessio Mandanikiotis, archimandrita ortodosso di Messina, Andrea Zanghì, studioso della storia del territorio di Rodì Milici, Cono Vizzini, studioso della storia antica e della topografia del nostro territorio, il prof. Pippo Labisi, studioso del Gallo-Italico di Novara di Sicilia, e Pippo Messina, pittore, scrittore e cultore di storia locale. La presentazione delle storie ristampate è stata correlata da una loro breve lettura da parte di Claudia Soraci.