Megaschermo europei, una spesa “extra” premiata dai cittadini ma purtroppo non dal campo

Se si potesse tornare indietro nel tempo e vedere il futuro attraverso una sfera magica, la spesa sostenuta da palazzo Zanca per vedere rotolare un’altra sfera, quella da calcio, sul rettangolo verde dello stadio di Kiev, forse la si sarebbe evitata. Prima di conoscere il costo dell’impegno sostenuto dal Comune, è però giusto evidenziare l’aspetto assolutamente positivo dell’iniziativa. Nonostante, infatti, la cocente sconfitta rimediata ieri dagli azzurri di Prandelli contro le furie rosse di Del Bosque, rimane la consolazione di aver regalato alla città una momento di “piazza” e di condivisione. Gli oltre duemila messinesi che ieri sera hanno affollato lo spazio “ai piedi” della Cattedrale, nonostante la delusione per il risultato finale, forse un po’ troppo severo rispetto all’Europeo disputato dall’Italia, hanno mostrato di apprezzare molto la manfiestazione organizzata dall’amministrazione comunale. Il maxi schermo allestito, ha dato la possibilità a molti messinesi di godere della visione del match all’aria aperta e con una piacevole brezza che ha fortunatamente reso meno rovente l’aria. L’atmosfera è stata sì calda, ma per altre ragioni, che purtroppo non hanno sorriso ai giocatori del “Bel Paese”.

Tornando invece alla somma impegnata, il costo complessivo per il montaggio del megaschermo e per la struttura di sostegno, è stata di 4 mila 235 euro: ad occuparsene la New Stage Group, che può festeggiare nonostante il 4-0 finale. L’appuntamento e la conseguente somma da investire per l’organizzazione, è stato valutato positivamente della giunta “considerando l’evento (quello della partita), un momento aggregativo e di grande rilevanza sociale”. Ed inoltre, si legge ancora nella delibera, essendo “la manifestazione un’occasione di grande valore patriottico e coinvolgimento emotivo, si rende necessario derogare, per la spesa, da quanto previsto dalla deliberazione della giunta Municipale del 30/12/2011”. Il provvedimento citato è quello avente come oggetto “Regole per l’assunzione di impegni e per l’effettuazione di spese dall’ 1/1/2012 fino alla data dell’approvazione del bilancio di previsione esercizio 2012”, una sorta di “cinghia” amministrativa per evitare spese extra. Spiace, dunque, che l’eccezione valutata positivamente da Palazzo Zanca e, ribadiamo, molto apprezzata dai cittadini, non sia stata premiata anche sul campo. (EDP.)