Beni dal Piemonte all'Irccs: "botti di Capodanno" tra Gianpiero D'Alia e Beppe Picciolo

Beni dal Piemonte all’Irccs: “botti di Capodanno” tra Gianpiero D’Alia e Beppe Picciolo

Rosaria Brancato

Beni dal Piemonte all’Irccs: “botti di Capodanno” tra Gianpiero D’Alia e Beppe Picciolo

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venerdì 01 Gennaio 2016 - 21:31

Sul patrimonio immobiliare del Piemonte da trasferire all'Irccs esplode lo scontro tra D'Alia e Picciolo. "Forse si vuol fare soltanto la sede dei Neurolesi e non la Cittadella della salute" tuona l'Udc. "Se l'assessore Gucciardi è delegittimato dai suoi stessi alleati si dimetta", replica il deputato di Sicilia Futura. Intervengono anche UilFpl e Fsi. In allegato il parere del Ministero.

I botti di fine anno Accorinti li ha vietati, ma il 2016 inizia con una serie di “botti” sul caso Piemonte tra il presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia ed il capogruppo regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolio.

Uno scontro frontale alla vigilia del voto del 7 gennaio sulla legge 24 Irccs-Piemonte e dal quale dipendono le sorti del decreto attuativo che l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi deve firmare entro il 16 gennaio, termine ultimo dalla pubblicazione della norma sulla Gazzetta Ufficiale. L’ultima seduta del 2015 all’Ars ha fatto scoppiare fuochi d’artificio tra i politici messinesi da far impallidire quelli della notte di San Silvestro. Nel mezzo c’è il futuro dell’ospedale Piemonte che ancora oggi è a rischio chiusura come nell’agosto 2014, con l’aggravante che nel frattempo c’è stato un anno di mobilitazione ed impegno per trovare normativamente e tecnicamente la soluzione migliore per salvarlo.

Il 30 dicembre il voto sull’emendamento alla legge relativo al trasferimento della proprietà degli immobili all’Irccs è stato rinviato al 7 gennaio (leggi qui).

Il 1 gennaio il leader Udc D’Alia ha tuonato dal suo blog: “Messina attende risposte chiare sul destino dell'Ospedale Piemonte. Il tema della proprietà del nosocomio non è meramente tecnico, come alcuni parlamentari regionali in mala fede vogliono fare intendere, ma è politico nel senso più importante della parola. Alla nostra città bisogna dire la verità senza continuare a raccontare bugie: se, come concordato, si vuole trasformare il Piemonte nella cittadella della salute implementando i servizi sanitari della città e valorizzando il ruolo del nostro ospedale storico o se viceversa si ritiene che l'ospedale vada definitivamente chiuso e trasformato in una struttura sanitaria specialistica di riabilitazione, sicuramente importante ma con scopi diversi e limitati. Cittadella della salute significa concentrare al Piemonte tutta una serie di servizi che riguardano la medicina del territorio, con il concorso dell'Asp 5, la riabilitazione e la ricerca correlata, con il concorso dell'Ircss Bonino-Pulejo, il pronto soccorso (destinato altrimenti a chiudere), con il concorso del Policlinico Universitario. Una scelta di questo tipo significa fare un vero e proprio salto di qualità superando la logica tradizionale che ha fatto della sanità messinese un arcipelago di giardinetti privati per questa o quella lobby sanitaria. Sono passati tre mesi e sulla legge regionale è calato il silenzio. Oggi qualcuno vuole trasferire la proprietà dell'ospedale Piemonte all'Ircss sulla base di un parere del Ministero di Giustizia che, in realtà, dice proprio il contrario. Un tale atto comporta il dimezzamento del valore patrimoniale dell'Azienda Ospedaliera Papardo con tutto ciò che ne deriva dal punto di vista dei servizi e delle disponibilità finanziarie dell'Azienda”.

Secondo l’ex ministro tale scelta è in contrasto con il la normativa e con quanto lo stesso parere del Ministero prevede, quando invece si sarebbe potuto procedere con un comodato d’uso pluriennale all’irccs o altri soggetti come avviene per il Margherita. “Una risposta chiara la devono dare alla città coloro che in questi giorni si sono agitati in Assemblea Regionale e fuori per approvare una norma illogica e fuorviante rispetto all'interesse generale di Messina. Senza trincerarsi dietro tecnicismi inutili (e fasulli), le strade sono due: realizzare la cittadella della salute o fare del Piemonte solo la nuova sede dell'Ircss Bonino-Pulejo. Tertium non datur”.

Alla nota sul blog il parlamentare ha allegato il parere del Ministero (che pubblichiamo in allegato a questo articolo).

Immediata la replica del leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo, che già la sera del 30 non ha risparmiato strali annunciando di voler portare gli atti in Procura. Nel comunicato stampa di Capodanno il capogruppo regionale manda un messaggio all’assessore regionale Gucciardi affinchè faccia scelte nette evitando il colpo al cerchio ed alla botte, altrimenti si dimetta.

A chi “last minute” ama salire in cattedra e ammonire benevolmente oltre che consigliare legittimamente e condizionare positivamente, auguriamo un anno di pace e serenità!-scrive Picciolo- Al contempo ad un Assessore Regionale alla Salute che si è distinto per scelte chiare, trasparenti e coerenti (con i pareri tecnici fornitigli dai suoi Uffici e brillantemente illustrati in Aula giorno 30 dicembre) auguro una sana e conseguente riflessione sulla opportunità di voler continuare a svolgere il ruolo assessoriale in quanto, la sua puntuale relazione ed i suoi Uffici vengono totalmente delegittimati e contestati, nella forma e nella sostanza, da pezzi importanti della sua maggioranza politica! Non voglio entrare nel merito perché sarei di parte e perché, purtroppo, non credo più nelle favole, ma certo questa politica dei due/tre/quattro forni ha proprio stancato tutti! Giorno 7 nessun alibi: o approvazione relazione Assessore Gucciardi o sue dimissioni per manifesta incapacità, che saremo costretti a chiedere a nome dei messinesi e dei siciliani tutti! Tertium non datur!”

Per entrambi i deputati quindi “Tertium non datur” anche se da due punti di vista opposti. Picciolo non esita a chiedere le dimissioni di Gucciardi qualora non sostenga la sua stessa relazione dai colpi dell’Aula, ma il messaggio è all’intera maggioranza Crocetta e della quale fanno parte sia l’Udc che Sicilia Futura.

Due quindi i fronti: da un lato Picciolo, Greco, i deputati di di Forza Italia Formica e Grasso (che hanno presentato l’emendamento), l’ex Pd Franco Rinaldi, e l’Ncd Nino Germanà, dall’altro lato l’Udc di D’Alia e Ardizzone e il M5S di Valentina Zafarana.

Quanto al parere del Ministero di Giustizia (che alleghiamo), si legge “in ordine all’accorpamento delle due strutture sanitarie non si rinvengono principi fondamentali determinati dal legislatore nazionale in ordine ai quali formulare rilievi, salvo rimettere alla amministrazioni specificamente competenti ogni più compiuta valutazione al riguardo”. In particolare il parere si sofferma sui commi 3 e 4 della legge Irccs-Piemonte, relativi alla titolarità del patrimonio in capo alla Regione. Dopo un’analisi della normativa il parere conclude:“ La legge regionale 24 nel prevedere l’attribuzione alla Regione dei beni immobili del Piemonte senza corrispettivo sembra sottrarre gli stessi alla garanzia dei creditori dell’azienda riunita Papardo-Piemonte e sembra sottrarre risorse necessarie per il perseguimento dei suoi scopi istituzionali di tutela della salute (…) Inoltre non distinguendosi tra beni patrimoniali indisponibili e beni disponibili, dell’azienda riunita Papardo-Piemonte la legge regionale 24 consentirebbe di sottrarre beni indisponibili alla loro destinazione. Si segnala pertanto la dubbia compatibilità sotto i profili segnalati della legge regionale in oggetto con i principi fondamentali dettati dalla legislazione nazionale in materia di tutela della salute e con la competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile” (il capo dell’ufficio legislativo Giuseppe Santalucia).

Dalla lettura del parere è scaturito l’emendamento presentato da Formica e Grasso in commissione Ars (ed anche il subemendamento che vincola la destinazione sanitaria dei beni immobili da trasferire) finito all’attenzione dell’Assemblea il 30 dicembre mentre tutti i deputati fuggivano con la testa al panettone ed al brindisi dopo aver votato l’esercizio provvisorio.

Sulla vicenda interviene anche la UilFpl: “ Il percorso di fusione Piemonte-IRCCS ha subìto una brusca frenata per le solite beghe politiche che non possono appartenere a chi si è speso in questi mesi- scrive il segretario generale UilFpl Giuseppe Calapai- Ci auguriamo che il 7 gennaio, all’ARS venga approvato l’emendamento che sancisce il trasferimento delle proprietà immobiliari al Neurolesi, così da scrivere la parola fine ad un vicenda che sta diventando per certi versi stucchevole. Al nostro sindacato interessa solo la salvezza del Piemonte, le beghe non ci riguardano come non ci interessa a chi andranno i beni. La Uil-Fpl, inoltre, auspica che il ‘Comitato’, continui a sostenere con il nostro sindacato la battaglia intrapresa a suo tempo per scongiurare la chiusura dell’ospedale Piemonte. Il nostro sindacato ha sempre difeso gli interessi della città e dei lavoratori senza strumentalizzazioni di alcun genere. ”.

Infine la Federazione sindacati indipendenti Messina che attraverso il segretario territoriale Giovanni Micali difende la chiusura del Punto nascita del Piemonte ed il trasferimento al Papardino, perché dipende dal decreto Balduzzi che vieta i doppioni “Il Papardino è un luogo in sicurezza. E’ stato effettuato un sopralluogo a metà dicembre, in quella struttura, da parte del Genio Civile che ha dipanato diverse ombre. ‘Danni da degrado strutturale riguardanti la costruzione dell’epoca’: questa è la dicitura della lettera dell’Ingegnere Capo Santoro. Complessivamente, non si riscontrano parti deteriorate alle membrature principali”. Quanto alla vicenda del patrimonio immobiliare: “IL voto in Aula sull’emendamento proposto per donare come un regalo di Natale il nosocomio del centro urbano rischia di danneggiare il futuro degli ospedali interessati. Innanzitutto, il Piemonte potrebbe vedersi chiudere sotto il naso il Pronto Soccorso Generale, precisamente a metà gennaio”.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. Ho una sola certezza D’Alia e’ il politico del non fare..tranne le chiacchiere e se passa la sua linea il Piemonte sarà un altro Margherita…..ovvero il nulla cosmico

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  3. D’ALIA E’ LO SPECCHIO DELL’UDC DI ALF ANO A LIVELLO NAZIONALE, E PURTROPPO INTERNAZIONALE COME MINISTRO MA DI CHE? DI UN MINISTERO DECADENTE E SENZA PIU’ AUTOREVOLEZZA? DELLA SICILIA E DI MESSINA. FACCI UN REGALO PER LA BEFANA. NON TI FARE PIU’ INTERVISTARE, AL CONTRARIO DI TUO PADRE CHE MOLTI LO VOTANO E NON SAPEVANO FISICAMENTE IL SUO ASPETTO. FACCI UN REGALO IN NOME DI DON BOSCO E DOMENICO SAVIO. SPARISCI STAI ZITTO E GODITI LA TUA PROFESSIONE DI AVVOCATO. SOLO QUESTO TI AUGURO FATTI L’AVVOCATO. VISTO CHE SEI DEL PARTITO DI ALF ANO, CI PUO’ DIRE QUANDO INIZIANO I LAVORI DEL PONTE DI MESSINA, OPPURE E’ LA FAMOSA TAVOLA ROTONDA DI RE ARTU’. FACCI QUESTO REGALE DI NATALE E ANNO 2016, TU CHE CONOSCOI I SEGRETI DELLE STANZA RIVELACI LA DATA.

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  4. D’ALIA E’ LO SPECCHIO DELL’UDC DI ALF ANO A LIVELLO NAZIONALE, E PURTROPPO INTERNAZIONALE COME MINISTRO MA DI CHE? DI UN MINISTERO DECADENTE E SENZA PIU’ AUTOREVOLEZZA? DELLA SICILIA E DI MESSINA. FACCI UN REGALO PER LA BEFANA. NON TI FARE PIU’ INTERVISTARE, AL CONTRARIO DI TUO PADRE CHE MOLTI LO VOTANO E NON SAPEVANO FISICAMENTE IL SUO ASPETTO. FACCI UN REGALO IN NOME DI DON BOSCO E DOMENICO SAVIO. SPARISCI STAI ZITTO E GODITI LA TUA PROFESSIONE DI AVVOCATO. SOLO QUESTO TI AUGURO FATTI L’AVVOCATO. VISTO CHE SEI DEL PARTITO DI ALF ANO, CI PUO’ DIRE QUANDO INIZIANO I LAVORI DEL PONTE DI MESSINA, OPPURE E’ LA FAMOSA TAVOLA ROTONDA DI RE ARTU’. FACCI QUESTO REGALE DI NATALE E ANNO 2016, TU CHE CONOSCOI I SEGRETI DELLE STANZA RIVELACI LA DATA.

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  5. Sempre il solito problema : la divergenza tra i bisogni della gente (poter contare su strutture efficienti, razionalmente disposte sul territorio, gestite da personale efficiente, in osservanza delle leggi dello Stato) e quelli … della classe politica italiana (onestamente difficili da comprendere nella loro pienezza e globalità). E francamente, dubito che, in questa fase, la partita si giochi a …carte scoperte sul tavolo.

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  6. Sempre il solito problema : la divergenza tra i bisogni della gente (poter contare su strutture efficienti, razionalmente disposte sul territorio, gestite da personale efficiente, in osservanza delle leggi dello Stato) e quelli … della classe politica italiana (onestamente difficili da comprendere nella loro pienezza e globalità). E francamente, dubito che, in questa fase, la partita si giochi a …carte scoperte sul tavolo.

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  7. velista anonimo 2 Gennaio 2016 12:59

    D’Alia non capisce che l’intento del Governo è di far scendere la spesa pubblica.
    Riorganizzando gli Ospedali diminuendone il numero con raziocinio si cerca di far diminuire i costi dello Stato Italiano che sono frutto spesso di scelte politiche erronee o di comodo, specie al SUD.
    E’ chiaro che bisogna spingere per questa operazione che destina ai privati tale presidio, quindi anche con la parte immobiliare che può aiutare loro a fare investimenti o che rende l’investimento privato interessante.
    Ma per D’Alia ci sono altre priorità come i voti, occupare il palco della solita politica in salsa messinese …

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  8. velista anonimo 2 Gennaio 2016 12:59

    D’Alia non capisce che l’intento del Governo è di far scendere la spesa pubblica.
    Riorganizzando gli Ospedali diminuendone il numero con raziocinio si cerca di far diminuire i costi dello Stato Italiano che sono frutto spesso di scelte politiche erronee o di comodo, specie al SUD.
    E’ chiaro che bisogna spingere per questa operazione che destina ai privati tale presidio, quindi anche con la parte immobiliare che può aiutare loro a fare investimenti o che rende l’investimento privato interessante.
    Ma per D’Alia ci sono altre priorità come i voti, occupare il palco della solita politica in salsa messinese …

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  9. D’Alia finché appoggi Renzi e Alfano ,una grande cortesia lascia stare Messina in pace.
    Picciolo interessati di tanti giovani che lavorano da settembre senza percepire nulla dalla Regione Sicilia.(progetto giovani )
    Tutti i deputati Regionale vi dovreste vergognare di aver lasciato migliaia di giovani nel periodo delle feste senza un euro quando il vostro conto corrente scoppia di soldi dei contribuenti.
    Interessatevi dove sono finiti i soldi del progetto giovani ?

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  10. D’Alia finché appoggi Renzi e Alfano ,una grande cortesia lascia stare Messina in pace.
    Picciolo interessati di tanti giovani che lavorano da settembre senza percepire nulla dalla Regione Sicilia.(progetto giovani )
    Tutti i deputati Regionale vi dovreste vergognare di aver lasciato migliaia di giovani nel periodo delle feste senza un euro quando il vostro conto corrente scoppia di soldi dei contribuenti.
    Interessatevi dove sono finiti i soldi del progetto giovani ?

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  11. Ma D’Alia scende dalle nuvole??? . Dove é stato in questi anni, cosa ha fatto, cosa vuole fare da vecchio. La gente dopo un po’ si stufa delle dinastie.

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  12. Ma D’Alia scende dalle nuvole??? . Dove é stato in questi anni, cosa ha fatto, cosa vuole fare da vecchio. La gente dopo un po’ si stufa delle dinastie.

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  13. Vanne’ ciaooo….

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