Udc e Dr: "Chiarezza su eventuali responsabilità omissive della giunta Accorinti"

Udc e Dr: “Chiarezza su eventuali responsabilità omissive della giunta Accorinti”

Rosaria Brancato

Udc e Dr: “Chiarezza su eventuali responsabilità omissive della giunta Accorinti”

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martedì 14 Aprile 2015 - 22:04

Dopo aver votato con convinzione gli atti contabili e il Piano di riequilibrio adesso Udc e Dr, finora alleati dell'amministrazione in Aula, si preparano a scaricare la patata bollente della "relazione Croce" su Accorinti e la sua squadra. Centristi e riformisti chiedono un consiglio straordinario ed una seduta di commissione per appurare se ci sono stati comportamenti omissivi da parte della giunta

La saga dei “caduti dalla naca” prosegue ed assume l’aspetto di un vero e proprio virus.

La scoperta dell’acqua calda, quella della lettera dell’ex Commissario straordinario Croce che nel maggio 2013 invitava l’allora consiglio comunale a procedere verso il dissesto (invito rivolto poi ai candidati sindaco), vicenda ampiamente nota in quelle settimane, continua a diffondere il panico tra quei consiglieri comunali che hanno convintamente approvato tutti i documenti contabili ed il Piano di riequilibrio anti-default della giunta Accorinti e che adesso chiedono chiarimenti all’ amministrazione, mettendo in dubbio il loro stesso voto sul Pluriennale. Proprio i partiti grazie ai quali il Piano di Signorino, nonostante le evidenti lacune, ha avuto il via libera, adesso ci ripensano e si preparano a scaricare la patata bollente sulla giunta. Se l’ultimo atto di Croce è stata quella relazione e quel chiaro invito a candidati sindaci ed al consiglio, logica e coerenza avrebbero voluto che la nuova amministrazione e il nuovo consiglio partissero proprio da lì. Invece la lettera è scomparsa, insieme alla memoria di tutti i candidati e di tutte le forze politiche, che le hanno recuperate (lettera e memoria) due anni dopo, grazie a Nina Lo Presti e ad Emilia Barrile. Recuperata la memoria adesso i consiglieri scaricano ogni responsabilità all’amministrazione, e dall’Udc e dai Dr partono le prime bordate.

Ad aprire i fuochi sono i centristi, che sono stati in Aula tra i più convinti assertori degli strumenti contabili e del Piano di riequilibrio, che hanno votato massicciamente. Nella dichiarazione di voto il capogruppo Mario Rizzo disse, rispondendo anche a quanti accusavano i centristi di fare da supporter della giunta: “In questi giorni abbiamo sentito tante polemiche ma non abbiamo visto una proposta alternativa al piano della giunta Accorinti. Votiamo favorevoli perché crediamo nella bontà di questo strumento e perché fin dal principio abbiamo puntato sul percorso di risanamento del Comune che il piano rappresenta. Non abbiamo accordi e non chiediamo niente in cambio”. Mario Rizzo del resto è inquilino di Palazzo Zanca da lunghi lustri, così come Franco Mondello, che è stato anche vicesindaco della giunta Buzzanca (entrambi i centristi sono coinvolti nell’inchiesta sui bilanci) e riteniamo logico che fossero a conoscenza sia delle reali condizioni delle casse del Comune, che della posizione di Croce, e infine dei contenuti del Piano che hanno approvato. Insomma non l’hanno approvato a cuor leggero ma con convinzione. Adesso lo scenario è cambiato e Mariella Perrone e Libero Gioveni rilevano: “Non possiamo non ritenere, oltre che decisamente anomalo prendere contezza soltanto a distanza di 2 anni di un atto così importante per il futuro economico-finanziario dell'Ente, anche di estrema gravità il fatto che una relazione che avrebbe potuto incidere nettamente sulla nostra azione politica fin qui esercitata, fosse stata tenuta "nascosta" perché non considerata determinante per le decisioni adottate fino ad oggi dall'attuale Consiglio Comunale. Non possiamo escludere l'ipotesi che, se avessimo avuto modo di esaminare e approfondire con dovizia e attenzione la relazione del dott. Croce le nostre votazioni d'aula, le nostre valutazioni politiche avrebbero potuto prendere una piega decisamente diversa!”

I due consiglieri che proprio neofiti della politica non sono ( Libero Gioveni è stato a lungo consigliere di circoscrizione e Mariella Perrone assessore provinciale con Ricevuto) e pertanto ci si aspetta una maggiore dimestichezza con certe problematiche, più che lo stupore, chiedono la convocazione della Commissione bilancio alla presenza del sindaco, del vicesindaco, del segretario comunale Le Donne, della presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, del presidente dei revisori Dario Zaccone, dell’ex commissario Croce, dell’ex presidente del consiglio Pippo Previti, dell’ex segretario generale Santi Alligo.

“Abbiamo la necessità di capire in che modo una relazione consegnata in un altro contesto storico, ma "venuta a galla" soltanto adesso, possa incidere sulle decisioni già prese dall'aula e soprattutto destabilizzare o inficiare il piano di riequilibrio rimodulato e già trasmesso agli organi competenti”.

Il piano è in attesa del parere del Ministero in merito all’accesso al Fondo di rotazione grazie al voto dell’Aula che lo ha approvato a maggioranza, sembra quindi ormai impossibile tornare indietro e trasformare il passato. Le criticità erano comunque ben evidenti così come le condizioni disastrose del Comune, appare arduo pensare che proprio l’Udc, che è stato uno dei maggiori sostenitori dell’operato di Signorino, avrebbe potuto avere una posizione diversa qualora avesse letto la relazione di Croce.

Ulteriore richiesta di chiarimenti viene dai Democratici riformisti, e anche in questo caso si tratta di un gruppo consiliare che non ha mai avuto tentennamenti nell’approvare gli strumenti contabili. Adesso è la capogruppo Elvira Amata a chiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per far luce sui troppi gialli. La Amata chiede che venga integrato l’ordine del giorno della conferenza dei capigruppo per esaminare “la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario per l’audizione dei soggetti destinatari della missiva a firma del Commissario Straordinario Luigi Croce del 21.05.2013; l’urgenza della convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario discende dalla necessità di verificare eventuali responsabilità omissive nell’azione amministrativa dell’Ente”.

Anche Elvira Amata, così come i centristi, è inquilina del Comune da lunghi lustri ed è stata assessore della giunta Buzzanca, immediatamente prima del Commissariamento Croce, appare quindi strano che non conoscesse, da ex consigliera comunale, da ex assessore per due volte, e poi da candidata al Consiglio comunale, le condizioni delle casse comunali. Da esponente politico di lunga data era avvezza a queste problematiche e conosceva bene fatti e misfatti del Palazzo. Appare strano questo sconcerto nell’apprendere l’allarme di Croce. Sempre la Amata, anche lei coinvolta in quanto ex assessore nell’inchiesta sui bilanci, ha sostenuto con convinzione gli atti contabili e i due Piani di riequilibrio presentati dall’amministrazione in Aula. In che modo la lettura di una nota già divulgata due anni fa e di un rischio default sotto gli occhi di tutti potesse far cambiare opinione ad una delle più convinte fan dei Piani di riequilibrio e dei bilanci di Signorino & C. appare difficile immaginarlo.

Va da sé che la responsabilità più grave in tutta questa vicenda è dell’amministrazione che, nell’insediarsi a giugno era consapevole delle dichiarazioni di Croce,del quale aveva “preso le consegne”. All’epoca inoltre non era ancora stato votato l’emendamento Mancuso che ha lanciato il famoso salvagente. Il primo atto quindi sarebbe dovuto essere quello di ricominciare da quelle righe chiarissime, anche solo per prendere le distanze. Due anni di amnesia sono troppi e lasciano perplessi, per non parlare della scomparsa delle carte.

Sulla vicenda interviene anche Alessandro Tinaglia di Reset che ricorda d’aver espresso perplessità sulla ratio del Piano Croce sin da subito con particolare riferimento al contratto Amam. “Predisponemmo già allora un Piano Decennale alternativo a quello proposto da Croce. Da ciò che leggiamo e scopriamo oggi non possiamo che desumere che fummo i soli a studiare carte e soluzioni. Quando l’amministrazione Accorinti poi elaborò l'attuale Piano Decennale noi di reset chiarimmo subito come il Piano a nostro avviso avesse gli stessi limiti di quello predisposto dal Commissario Croce. Ci riferivamo innanzitutto all’assenza del contratto di servizio con l’ATM che da solo valeva oltre 50 milioni di euro e dunque quasi il 15% del totale dei circa 370 milioni di debito totale stimato dall’amministrazione Accorinti. Alla luce dell’approssimazione dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale e considerato che nessuna attività ispettiva ha chiarito chi siano i responsabili di questo disastro oggi il dissesto appare ormai una strada obbligata nella quale conta poco se la Città vi sia stata condotta con scienza o per incompetenza a massacrare questa povera città”.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. ora sono tutti verginelli: Io nenti sacciu e nenti putia sapiri.Sono tutti analfabeti che pure avendo avuto la relazione Croce,non la hanno saputo leggere.Vero sig.ra AMATA? fra poco le cresce il naso come Pinocchio.

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  2. ora sono tutti verginelli: Io nenti sacciu e nenti putia sapiri.Sono tutti analfabeti che pure avendo avuto la relazione Croce,non la hanno saputo leggere.Vero sig.ra AMATA? fra poco le cresce il naso come Pinocchio.

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  3. MessineseAttento 15 Aprile 2015 08:54

    Udc, Dr e che più ne ha più ne metta, ma per carità, il PD non va nominato nemmeno di striscio.
    Anzi, ringraziamo la Barrile che porta in alto il nome di Messina nelle cronache nazionali, lei sì politica scevra dai modi della casta e soprattutto attenta ai problemi della città.
    Siamo al (tragi) comico ormai, ma questa è libertà!

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  4. MessineseAttento 15 Aprile 2015 08:54

    Udc, Dr e che più ne ha più ne metta, ma per carità, il PD non va nominato nemmeno di striscio.
    Anzi, ringraziamo la Barrile che porta in alto il nome di Messina nelle cronache nazionali, lei sì politica scevra dai modi della casta e soprattutto attenta ai problemi della città.
    Siamo al (tragi) comico ormai, ma questa è libertà!

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  5. Muti,tutti muti ,non sanno chi pisci pigghiari o si stannu consultando con lo scalzo,meno male che qualcuno “Attento” cerca di dire una caz…a

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  6. Muti,tutti muti ,non sanno chi pisci pigghiari o si stannu consultando con lo scalzo,meno male che qualcuno “Attento” cerca di dire una caz…a

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  7. L’UDC fa parte a titolo onorifico dei CADUTI DALLA NACA,partito sempre nelle maggioranze di governo e uno dei responsabili del DISASTRO MESSINA.Il giorno dopo la stesura del PIANO di SIGNORINO definii una alchimia contabile l’AZIONE 2 della MISURA 1 sulle ECONOMIE DA IMPOSTA TARES/TARI(€41.870.720),AUSPICI la 1 INCREMENTO INTROITI TRIBUTI(€20.000.000);la 3 relativa alla REVISIONE RENDITE CATASTALI(€23.200.000) predisposta dagli uffici dell’Urbanistica,da quegli stessi uffici incapaci di farsi pagare gli oneri concessori;la 4 inerente la RIFORMA DEL CATASTO di RENZI(€30.160.000)si fonda su una legge che ad oggi ha partorito solo i decreti attuativi di formazione delle commissioni territoriali. In totale €115.230.720 a mio avviso sulla carta.

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  8. L’UDC fa parte a titolo onorifico dei CADUTI DALLA NACA,partito sempre nelle maggioranze di governo e uno dei responsabili del DISASTRO MESSINA.Il giorno dopo la stesura del PIANO di SIGNORINO definii una alchimia contabile l’AZIONE 2 della MISURA 1 sulle ECONOMIE DA IMPOSTA TARES/TARI(€41.870.720),AUSPICI la 1 INCREMENTO INTROITI TRIBUTI(€20.000.000);la 3 relativa alla REVISIONE RENDITE CATASTALI(€23.200.000) predisposta dagli uffici dell’Urbanistica,da quegli stessi uffici incapaci di farsi pagare gli oneri concessori;la 4 inerente la RIFORMA DEL CATASTO di RENZI(€30.160.000)si fonda su una legge che ad oggi ha partorito solo i decreti attuativi di formazione delle commissioni territoriali. In totale €115.230.720 a mio avviso sulla carta.

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