Crisi di calcio in provincia. Cannistrà si dimette dal Milazzo, l’Igea non si iscriverà

Crisi di calcio in provincia. Cannistrà si dimette dal Milazzo, l’Igea non si iscriverà

Crisi di calcio in provincia. Cannistrà si dimette dal Milazzo, l’Igea non si iscriverà

mercoledì 02 Giugno 2010 - 14:44

L’annuncio del primo artefice del miracolo mamertino attraverso una lettera aperta. A pesare l’incompatibilità tra la professione e la carica di presidente. Da Barcellona l’attuale proprietà: -solo una riacquisizione della società da parte dei predecessori permetterebbe alla squadra di partecipare alla prossima serie D-

Se a Messina si cerca la strada giusta per ripartire, e tornare quantomeno tra i professionisti, le cose non vanno certamente meglio in provincia. A Milazzo, dopo il miracolo dei tre successi che hanno portato la squadra locale dalla Promozione alla Lega Pro, si fatica a guardare al futuro. Alle dimissioni del Dg Benedetto Bottari arrivate domenica dopo la sfida scudetto contro il Fondi, hanno fatto seguito quelle ufficiali di Pietro Cannistrà, primo artefice della fantastica scalata rossoblu. A pesare sulla decisione del presidente l’incompatibilità tra la sua professione e la carica da assumere in una squadra professionistica. L’attività di concessionario di scommesse sportive infatti, vincola Cannistrà a lasciare definitivamente il Milazzo, obbligandolo a non poter mantenere neppure una quota minima del nuovo pacchetto societario. Questa lettera pubblicata sul sito ufficiale, attraverso la quale si spiegano i prossimi passaggi:

-Carissimi cittadini di Milazzo e carissimi tifosi del Milazzo,

nonostante ancora riecheggino nella mia mente le urla festanti di gioia dopo il nostro successo di Mazara è giunto il momento di volgere lo sguardo al futuro. Conoscete tutti la mia posizione. Purtroppo, causa la totale incompatibilità con la mia attività imprenditoriale, non posso più proseguire in questa affascinante avventura che ci ha portato dai polverosi campi di provincia a raggiungere, dopo una lunga serie di successi, l’agognato salto in serie C, concludendo l’impegno da me assunto al momento del mio insediamento al vertice della società. Non potrò mai dimenticare la partecipazione emotiva di una intera città il 16 maggio, nel giorno dell’-esodo rossoblù- a Mazara.

Adesso, però, è veramente giunto il momento di guardare al futuro. Nei prossimi giorni sarà costituita la nuova società di capitali (srl) che, una volta omologata, potrà acquisire il titolo della vecchia associazione, dando vita alla Ss Milazzo srl. Entro il 6 giugno questa prima fase si dovrà concludere positivamente. Da quel momento in poi ci saranno 5/6 giorni di tempo a disposizione della nuova società per far richiesta di fideiussione (200.000 euro) presso un istituto di credito che entro diciotto giorni potrà rilasciarla. Il 28 giugno, infine, va effettuato il versamento di 18.000 euro per l’iscrizione al campionato. Questo lo start up che il gruppo subentrante deve affrontare. Attorno al -nuovo Milazzo- si deve stringere tutta la città: dalle forze politiche ai gruppi imprenditoriali grandi e piccoli, ai singoli operatori, ai gruppi economici organizzati, ai media. Insomma una città in tutte le sue componenti. Insieme, possono non far tramontare il sogno di una vita di tanta gente. Io esco di scena, lo faccio in punta di piedi, conscio di aver fatto in pieno la mia parte, con la serenità e la certezza di aver, insieme a voi tutti, compiuto una grande impresa. A tal proposito ho incaricato l’avvocato Francesco Ruvolo, con studio legale in via Giacomo Medici 15 a Milazzo, quale referente per tutti gli imprenditori che, da oggi, vorranno rilevare il Milazzo. Ora il futuro. Il progetto Milazzo DEVE andare avanti. Insieme, tutti Voi, potrete far proseguire il grande sogno, ed io, in tribuna da tifoso, sarò presente ad urlare “Forza Milazzo”.

La palla passa ora dunque ad uno studio commercialistico che dovrà occuparsi di trovare gli acquirenti in grado di proseguire quanto di buono fatto fino a questo momento. Ma l’operazione non si presenta come facile. A parte gli appelli rimasti inascoltati in questi anni lanciati dallo stesso Cannistrà all’imprenditoria locale, potrebbe pesare anche la mancanza di una certezza sul piano politico, in virtù dei giochi ancora aperti per l’elezione del nuovo sindaco, che verrà determinata attraverso il ballottaggio tra Pino e Italiano. L’appello è rivolto a tutti, chiunque sia in grado di potere dare il proprio contributo per fare in modo che questa favola non finisca.

Parlavamo più in generale di provincia. L’incertezza più assoluta si respira anche a Barcellona, dove la compagine locale appena retrocessa in serie D rischia di non iscriversi neppure al massimo campionato dilettantistico. L’attuale proprietà ha infatti annunciato di avere intrapreso formale azione di responsabilità davanti agli organi giudiziari competenti nei confronti delle precedenti gestioni, annunciando al contempo che solo una una riacquisizione della società da parte dei “responsabili” potrebbe far iscrive la squadra alla serie D 2010/2011

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