Fallimento cantieri Arte Navale, assolti Russo e Tonnarello

Si è chiuso con due assoluzioni, in secondo grado, il processo per il crac finanziario dell'azienda Arte Navale, fallita nel 2004. La Corte d'Appello di Messina (presidente Sicuro) ha assolto con formula piena "perché il fatto non sussiste" il cinquantaseienne Letterio Tonnarello, di Nizza di Sicilia, è il quarantottenne Rosario Russo, catanese trapiantato a Genova.

I due, difesi dagli avvocati Bonaventura Candido e Isabella Barone, erano accusati di bancarotta fraudolenta. In primo grado entrambi erano stati condannati a due anni di reclusione. Russo era presidente del cda dell'impresa di cantieristica navale, collegata a importanti cantieri messinesi, mentre Tonnarello era l'amministratore.

Dopo il fallimento, il curatore aveva rilevato alcune anomalie nei conti, e il Tribunale aveva girato il fascicolo agli investigatori. In particolare era stato giudicato sospetto l'ammanco di 35 mila euro, fatti uscire dalle casse della società in due tranche, poco prima del fallimento: 16 mila euro li aveva prelevati direttamente Tonnarello a titolo di spettanze, altri 18 mila euro come residuo ai pagamenti ai lavoratori.

Alessandra Serio