Formazione, procura di Messina chiede archiviazione per Albert e altri 14

Va verso l’archiviazione l’inchiesta Corsi d’Oro per quindici persone inizialmente iscritte nel registro degli indagati. Si tratta per lo più dei soggetti tenuti sotto controllo dalla Procura di Patti, le cui intercettazioni sono state poi trasmesse alla Procura di Messina che stava indagando su Francantonio Genovese.

I pubblici ministeri hanno sottoscritto al giudice per le indagini preliminari l’insostenibilità in giudizio dei reati ipotizzati per Ludovico Albert, il dirigente dell’Assessorato alla Formazione che ha gestito gli Avvisi negli ultimi anni; Dario Zaccone, oggi revisore dei conti al Comune di Messina; Rosalia Genovese, sorella del deputato ai domiciliari dal maggio scorso; Massimiliano La Macchia, fratello di Salvatore, esponente del Pd della zona nebroidea, principale protagonista della seconda trance di arresti, insieme all’onorevole Genovese. Verso l’archiviazione, ancora, le posizioni di Marco Lampuri, nipote del deputato, Giuseppe Pizzo, Michele Cappadona, Pietro Gaglio, Giuseppe Biundo, Salvatore Davì, Giuseppe Orazio La Ganga, Francesco Cambria, Roberto La Fauci, Liliana Chiaia e Giuseppe Giarrizzo.

Stralciata la posizione di Carmelo Favazzo, esponente dei Verdi di Patti e in passato candidato a sindaco della cittadina nebroidea, coinvolto nell’inchiesta per i suoi interessi nel Consorzio Noè e nella Lumen, poi acquisita dalla famiglia Genovese. Proprio questo capitolo è ancora al vaglio dei magistrati, che hanno quindi disposto lo stralcio della posizione di Favazzo, indagato per truffa e peculato, disponendo la formazione di un autonomo fascicolo di inchiesta.

La richiesta è stata siglata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti a lavoro con lui sul caso, i pm Liliana Todaro, Antonio Carchietti, Fabrizio Monaco.