Il Ministero: “Nessun taglio dei fondi né dei posti di lavoro. Il piano è allo studio e sarà condiviso”

“Notizie infondate e allarmismi ingiustificati”. E’ quanto vuole precisare il Ministero dei Trasporti al termine dell’incontro che si è svolto oggi a Roma tra il ministro Lupi e Ferrovie dello Stato, al quale ha partecipato anche il deputato nazionale messinese Vincenzo Garofalo. Il riferimento è ovviamente alla soppressione dei treni a lunga percorrenza a partire dal prossimo 13 giugno.

In premessa, il Ministero ricorda che il servizio Metromare non è mai stato interrotto e non lo sarà neppure nel prossimo futuro. Ma l’allarmismo, che invece è giustificato eccome, non riguarda il collegamento veloce per i pendolari, quanto il trasporto ferroviario. Su questo aspetto, arrivano alcune rassicurazioni mentre altri punti restano poco chiari.

Iniziamo dalle rassicurazioni. “Non vengono assolutamente meno i fondi previsti dal contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Trenitalia. Condizione imprescindibile del nuovo progetto è il mantenimento dei livelli occupazionali”. Ed è proprio il nuovo progetto a preoccupare.

Nulla cambia fino al prossimo 13 giugno, e anche questo lo si sapeva già, ma cosa succederà dopo? “In vista di un miglioramento del servizio in termini di qualità e di efficienza è allo studio un progetto di rimodulazione del servizio diurno di treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia (nulla cambierà per il servizio notturno che manterrà il traghettamento dei treni) che prevede l’ipotesi del traghettamento dei passeggeri sullo Stretto con navi veloci per ridurre i tempi di attraversamento (20 minuti contro i circa 80 attuali) e interventi anche infrastrutturali negli scali per agevolare il passaggio treno/nave con supporto alla mobilità dei passeggeri”.

E’ dunque confermata l’intenzione di abbandonare il sistema attuale, quello del treno che sale sulla nave. Le novità potrebbero riguardare gli interventi su porti e stazioni per diminuire i tempi di traghettamento. Su questo aspetto, non vengono chiariti altri dettagli. Si sa solo che “il progetto allo studio verrà presentato prossimamente al ministro Lupi e discusso per la sua approvazione con gli enti locali coinvolti (Regione Calabria, Regione Siciliana, Comuni di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni) ed il ministro Lupi, insieme ai vertici di Rfi e Trenitalia, ne parlerà con il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, nell’incontro richiesto e che verrà prontamente fissato”.

E’ già soddisfatto il deputato regionale Nino Germanà, che parla di “intervento tempestivo e chiarificatore” da parte del Ministero. "Le rassicurazioni provenienti dal Ministro Lupi ci confortano; l'azione immediata messa in campo nel giro di qualche giorno, dimostra come ancora una volta il lavoro sinergico tra le parti abbia consentito di dare una risposta ai cittadini che l'attendevano”.

Più cauto il sindaco Renato Accorinti: “Il sentimento comune dei cittadini dell’area dello Stretto di non accettare l’ennesimo scippo dei nostri più elementari diritti, è condiviso dall’amministrazione comunale che con tutte le energie possibili chiama alla più convinta partecipazione tutta la cittadinanza. E’ una questione di vitale importanza e bisognerà assolutamente ricercare la massima unità e condivisione perché davvero questa può essere definita la madre di tutte le battaglie. Il mio compito è quello di coinvolgere anche i rappresentanti degli enti locali della nostra provincia e della Calabria, per dare il più grande sostegno ad una piattaforma unitaria senza inutili divisioni, rivolta a fare definitivamente chiarezza e trovare finalmente le soluzioni rispettose dei nostri sacrosanti diritti”.

(Marco Ipsale)