Coronavirus. Dopo tre giorni bloccato a Villa, l'odissea di Fabio è finita nella notte VIDEO

Coronavirus. Dopo tre giorni bloccato a Villa, l’odissea di Fabio è finita nella notte VIDEO

Francesca Stornante

Coronavirus. Dopo tre giorni bloccato a Villa, l’odissea di Fabio è finita nella notte VIDEO

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giovedì 26 Marzo 2020 - 12:59

E' riuscito ad arrivare nella sua casa a Messina solo in tarda notte, grazie alla corsa extra autorizzata dal Ministero dell'Interno. Adesso per lui la quarantena

«Non ci credo fino a quando non metterò piede a casa». L’odissea del messinese Fabio Nostro che ieri aveva raccontato la disperazione dal piazzale di Villa San Giovanni è finita nella notte. Lui, come tutti gli altri siciliani bloccati nel parcheggio in prossimità degli imbarchi per raggiungere Messina, è a casa. Nella sua casa.

E’ arrivato in tarda notte, con una corsa extra organizzata proprio per far traghettare oltre una cinquantina di mezzi che ancora erano rimasti bloccati sulla sponda calabrese. Un incubo durato 72 ore, due notti trascorse nel piazzale Anas che porta agli imbarchi. Al freddo, in auto, senza assistenza. In mezzo a tanti altri che si erano messi in viaggio quando ancora l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio non era entrato in vigore e che si sono ritrovati a non sapere se e quando sarebbero davvero riusciti a tornare nella loro Sicilia.

Fabio è messinese, ha 45 anni, è tornato perché il cantiere in cui lavorava in Francia ha chiuso a causa dell’emergenza Coronavirus. Insieme a tanti altri colleghi italiani è partito in auto diretto a Messina, dove ha la residenza. Non poteva più restare a Parigi anche perché l’albergo dove alloggiavano ha chiuso. Non aveva altra scelta. Come lui tanti nel piazzale di Villa San Giovanni. Storie diverse unite dalla necessità di tornare a casa non per vacanza ma per urgenza.

Ieri, dopo un’intera giornata di ansia e preoccupazione, la notizia è arrivata in tardissima serata. Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha autorizzato il traghettamento di questi ultimi siciliani rimasti per tre giorni ostaggio di un corto circuito normativo, burocratico, politico. Non potevano essere loro a pagare gli scontri di questi giorni sulla Sicilia “blindata”, ma mica poi tanto. E allora il sollievo è arrivato solo quando li hanno avvisati che potevano salire in auto e incolonnarsi verso l’imbarco della nave che li avrebbe portati a Messina.

L’arrivo a casa in nottata, subito una doccia e finalmente qualche ora di riposo in un letto. Il viaggio di Fabio Nostro dalla Francia era iniziato addirittura domenica. E’ stato in auto per quattro giorni. Adesso è iniziata la sua quarantena, ma è a casa e questa è la cosa più importante. Nelle sue parole il grazie alle Forze dell’Ordine che in questi giorni sono state sempre presenti in quel parcheggio che resta uno dei peggiori simboli di questa emergenza Coronavirus.

4 commenti

  1. Bentornato mi dispiace per la vicenda.

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  2. Il ministro degli interni ora sta agendo solo dopo che il sindaco De Luca l’ha insultata ma comunque sono contento che il messinese che lavorava in Francia è ritornato

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  3. Ringrazia il Joker De Luca per questa triste vicenda. Era chiaro a tutti (LUI compreso) che chi si trovava agli imbarcaderi la notte fra il 22 ed il 23, era perché si era messo in viaggio ben prima che entrasse in vigore il DPCM che vietava i rientri presso il proprio domicilio.
    Bloccare le persone a Villa S. Giovanni ha sfiorato la commissione del reato di sequestro di persona perché, aggiungo, non si sarebbero potute bloccare nemmeno le persone sfornite di valido motivo (per spostarsi). I trasgressori, al massimo, si potevano multare. Punto. Tutto il resto è stata fuffa e SHOW del ns primo cittadino.
    Enrico Terzi

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    1. Ma come non vedete oltre il vostro naso, il sindaco non ha bloccato nessuno ha solo controllato se tutti erano in regola e per chi non lo era avrebbe seguito il DPCM, non mi pare che il Sindaco si trovava a Reggio a bloccare le macchine. Ma ovviamente siete solo buoni a criticare da una tastiera…….

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