Coronavirus. L’U.Di.Con. denuncia caro prezzi: “Segnalate le irregolarità”

Coronavirus. L’U.Di.Con. denuncia caro prezzi: “Segnalate le irregolarità”

Redazione

Coronavirus. L’U.Di.Con. denuncia caro prezzi: “Segnalate le irregolarità”

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venerdì 08 Maggio 2020 - 16:06

L'U.Di.Con. denuncia un rincaro dei prezzi e invita a segnalare le irregolarità. Dalla sezione di Patti un indagine sul territorio.

Torniamo a parlare dell’emergenza coronavirus, questa volta però spostandoci dall’ambito sanitario. Dall’U.Di.Con. giunge infatti la denuncia un rincaro dei prezzi sui beni di prima necessità. Una questione che, si legge in una nota, è stata riscontrata in quasi tutte le province siciliane. In particolare, si legge in una nota, sono stati segnalati rincari sui prezzi della frutta e delle farine.

Indagini sul territorio di Patti

«A seguito del progetto lanciato dal Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci e sposato da Dario Giacoppo, responsabile della sede U.Di.Con. di Patti e con la collaborazione di Gloria Casella, impiegata nel Servizio Civile –si legge ancora nella nota- è stata condotta un’indagine sul territorio pattese. A questo proposito, tramite interviste a distanza, utilizzando WhatsApp, Skype e Facebook, è risultato un aumento di prezzo maggiormente su frutta, quali arance, kiwi, pere, fragole, mele e verdura. L’aumento di prezzo anomalo è stato registrato anche su diversi tipi di farine, da 0.60/0.70 centesimi a 1.00 euro».

L’invito a segnalare

Dal commissario regionale U.Di.Con. Marco Corsaro l’invito a segnalare i rincari anomali. L’U.Di.Con. si è detta pronta a far presenti le segnalazioni alle istituzioni competenti, affinché si aumentino i controlli sul territorio.

«Credo che in un momento così delicato e preoccupante, constatare un rincaro su beni di prima necessità sia davvero deplorevole –ha dichiarato Dario Giacoppo, responsabile della sede di Patti- Proprio perché sono molte le famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica e sono le stesse famiglie nelle quali la sicurezza è stata sostituita con la speranza di arrivare a fine mese, famiglie nelle quali esiste la paura, non solo del Covid-19, ma anche di non sapere più come fare la spesa e assicurare dei pasti ai propri figli. Per di più, molti nuclei familiari sono ancora in attesa di sussidi dallo Stato che tardano ad arrivare».

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