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Crociera tra i fiordi con piccoli inconvenienti per la “tax free”

Tempo di programmazione delle vacanze, quindi di partenze e spese, ma anche di possibili “casi” di inadempienze doganali pure in Paesi stranieri, sulle quali è meglio porre l’attenzione per chi si accinge a intraprendere il viaggio. Quanto accaduto a un gruppo di messinesi e di altri italiani imbarcati sulla “Msc Orchestra” per una crociera tra i fiordi in Norvegia (25 maggio – 5 giugno) rappresenta un caso lampante di inosservanza delle norme di rimborso di spese in questo caso da parte dello Stato scandinavo. E’ successo, infatti, che tutti i passeggeri della nave non siano stati messi nelle condizioni di recuperare la cosiddetta “tax free” pagata sui prodotti acquistati sul territorio norvegese. In genere l’operazione risulta possibile nei pressi del molo dell’ultimo porto in cui attracca il transatlantico (nel caso in questione a Olden) se non si presenta a bordo (come di norma), durante la stessa giornata, un addetto alla rifusione degli importi “gonfiati” dalle tasse e quindi pagati in più. Si ha diritto al risarcimento, insomma, ma così, in questo caso, non è stato. Inutili, quindi, le proteste dei passeggeri (oltre 3.500 escluso l’equipaggio), tra i quali erano presenti anche un gruppo di messinesi e tanti siciliani. Informati i responsabili di bordo, è stato affermato che, comunque, sarà possibile chiedere la rifusione della “tax free” collegandosi con un sito e fornendo le coordinate bancarie dopo aver compilato un modulo online. Ovviamente, ci chiediamo quanti, dopo una rilassante crociera oltre il Circolo Polare Artico che ha fatto tappa anche a Capo Nord, abbiano voglia o la capacità (pensiamo ai più anziani) di mettersi al computer per sbrigare una pratica che, con un po’ di buonsenso da parte della Dogana norvegese, avrebbe potuto essere risolta in pochi minuti. Anche agli uffici doganali dell’Aeroporto di Fiumicino, a Roma, gli addetti allo sportello hanno confermato la sgradevole inadempienza subita da tutti i passeggeri in Norvegia. Certo, la compagnia Msc non ha colpe “dirette”, ma sarebbe opportuno che i responsabili della stessa segnalassero alle Autorità locali competenti una situazione che, così facendo, lascerà giocoforza nelle casse norvegesi la “tax refund”, quindi tanti bei soldini dei cittadini italiani.

Cesare Giorgianni