Alluvione, gli Ordini professionali sottoscrivono il piano d’emergenza

Alluvione, gli Ordini professionali sottoscrivono il piano d’emergenza

Alluvione, gli Ordini professionali sottoscrivono il piano d’emergenza

lunedì 30 Novembre 2009 - 13:04

Il presidente dell’Ordine degli ingegneri Trovato: «Chiederemo un incontro con i consulenti della Regione per conoscere il piano preliminare». Ecco cosa faranno i presidi territoriali

Continua la partecipazione massiccia degli Ordini professionali alla gestione della fase post-emergenziale dell’alluvione. Dopo la firma del protocollo d’intesa con gli Ordini degli ingegneri, dei geologi, degli architetti, degli agronomi e forestali e con i Collegi dei geometri e periti industriali, per l’istituzione del presidi territoriali, previsti dal piano speditivo di emergenza per il rischio idrogeologico, stamani, presente il sindaco Giuseppe Buzzanca nella veste di soggetto attuatore, si è tenuto a Palazzo Zanca un nuovo incontro con i professionisti interessati. Ingegneri, architetti e geometri, che hanno condiviso l’iniziativa siglata dai rispettivi Ordini, hanno sottoscritto la dichiarazione di adesione. Il contributo dei professionisti si allargherà, dunque, anche alla messa in pratica del piano emergenziale predisposto dalla Funzione 4 dell’ufficio commissariale del soggetto attuatore. Oggi, di fatto, è stato sottoscritto un apposito disciplinare d’attività, che prevede tutta una serie di azioni in caso di avvio di criticità emesso dalla Protezione civile.

Il fulcro dell’azione è rappresentato da dodici presidi territoriali, dislocati sulla Strada Provinciale 35 per Pezzolo, a Pezzolo centro, a Briga superiore, a Giampilieri superiore (nelle zone San Bruno, Madonna delle Grazie e Torrente), a Molino, ad Altolia, ad Altolia torrente, a Scaletta superiore, a Guidomandri superiore, a Itala superiore, a Mannello-borgo e sulla Statale 114. Oltre ai presidi ci sono i cosiddetti “cancelli”, queste le postazioni lungo le strade statali e provinciali: Pone Schiavo, Briga, Giampilieri, Molino-Altolia, Capo Scaletta, Strada Provinciale 32 sotto il ponte autostradale, Guidomandri, Itala.

Secondo il disciplinare sottoscritto oggi, ecco quali sono le procedure: una volta emesso l’avviso da parte della Protezione civile, la Funzione 4 del soggetto attuatore preallerta tutte le componenti dei presidi territoriali (geologi, ingegneri, tecnici comunali, volontari) e le strutture operative dei cancelli. La Funzione valuta l’evoluzione meteorologica dell’evento ed eventualmente fa scattare il livello 2 di preallarme. Vengono informate tutte le strutture (Coa, Anas, Cas, Comuni, Province, ecc.), i presidi territoriali vengono attivati, le pattuglie delle forze dell’ordine (Guardia di Finanza, Provincia, Forestale e Vigili urbani) vengono inviate nei cancelli. I presidi territoriali, ai quali l’Ordine degli ingegneri parteciperà attivamente, iniziano l’osservazione dei siti a rischio, segnalano eventuali criticità alla Funzione 4 e i referenti dei comuni avviano le attività previste per ciascun sito. Il problema riguarda le ore serali, quando, si legge nel piano, «l’osservazione a vista dei presidi territoriali non può essere condotta per mancanza di luce, pertanto i presidi non saranno attivi».

Durante l’incontro di stamani a Palazzo Zanca il presidente dell’Ordine degli ingegneri Santi Trovato ha avuto modo non solo di ringraziare gli ingegneri (circa 80) che hanno aderito, ma anche di chiedere ufficialmente un incontro formale con i consulenti nominati dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, e soprattutto di conoscere nel dettaglio il piano preliminare da loro predisposto. «Sono state più di 700 le schede censite sui luoghi alluvionati – ha sottolineato il presidente dell’Ordine degli ingegneri – ed è bene capire che la nostra non è un’attività di secondaria importanza».

S.C.

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