Alta velocità ed imprudenza cocktail mortale anche ieri a Bisconte. Sequestrati i mezzi coinvolti nell'incidente

Alta velocità ed imprudenza cocktail mortale anche ieri a Bisconte. Sequestrati i mezzi coinvolti nell’incidente

Redazione

Alta velocità ed imprudenza cocktail mortale anche ieri a Bisconte. Sequestrati i mezzi coinvolti nell’incidente

martedì 27 Gennaio 2009 - 15:35

Quasi disintegrato il ciclomotore sul quale viaggiava il quindicenne Danilo Melezio

Alta velocità, imprudenza e in questo caso anche scarsa illuminazione della zona. Sono queste le cause che avrebbero provocato il terribile impatto frontale nel quale, ieri sera in via Caltanissetta a Bisconte, ha trovato la morte il quindicenne Danilo Melezio.

Un incidente di una violenza inaudita che, a detta degli stessi uomini della sezione Infortunistica della Polizia Municipale, ha pochi precedenti. Il ciclomotore, che viaggiava in direzione della via Comunale, ha colpito la Lancia Y nello spigolo anteriore sinistro. In quel momento è stato come se fosse avvenuta un’esplosione. Il mezzo a due ruote si è quasi disintegrato. Tutti i pezzi si sono staccati dal telaio che è finito in una catasta di spazzatura. Tanto che gli agenti pensavano si trattasse del solo ciclomotore abbandonato per strada dopo essere stato accuratamente smontato. I vari pezzi erano sparsi in un raggio di un centinaio di metri a conferma della violenza dell’impatto. Sul luogo dell’incidente gli investigatori della Polizia Municipale non hanno trovato nessun casco. Da qui la deduzione che il quindicenne viaggiasse privo del casco protettivo. Intanto il sostituto procuratore di turno, Franco Chillemi, ha disposto il sequestro dei due mezzi e domani conferirà l’incarico per l’autopsia. Per il momento la salma è stata trasportata all’obitorio del Policlinico. Come atto dvutoil conducente della Lancia Y A.M., 19 anni è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

Ma l’incidente di ieri sera ripropone altre emergenze: la sicurezza nelle strade che non devono essere occupate da cataste di spazzatura e devono essere adeguatamente illuminate. Ma di questo parliamo in un altro articolo del nostro giornale. Intanto le statistiche fanno già registrare il secondo morto in città dall’inizio dell’anno ed il quinto se consideriamo anche le due autostrade. Una cifra stratosferica se consideriamo che non è ancora trascorso nemmeno il mese di gennaio. C’è il rischio, continuando su questa strada, si battere tutti i record negativi del passato.

E l’incidente di Bisconte svela anche un tremendo retroscena umano ed una serie di inquietanti coincidenze. Anche il fratello di Danilo, Lucio Cortese, morì ad appena 25 anni a Bisconte in uno scontro fra una Lancia Y ed una motocicletta. Accadde il 21 settembre del 2007 con l’unica differenza che allora lo scontro accadde in pieno giorno. Erano le 13 e la moto di Cortese si schiantò frontalmente contro una Lancia Y condotta da una donna. Anche allora l’impatto fu così violento che la Polizia Municipale faticò a distinguere il modello della moto, ridotta ad un ammasso di rottami. Ed anche allora Lucio morì durante il trasporto al vicino ospedale Piemonte. Due incidenti fotocopia che stanno sinistramente a dimostrare come gli anni passino ma l’imprudenza e l’inosservanza delle regole siano sempre le stesse.

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