Ancora problemi in sala parto: neonato in coma farmacologico e ginecologo picchiato al Papardo

Ancora problemi in sala parto: neonato in coma farmacologico e ginecologo picchiato al Papardo

Ancora problemi in sala parto: neonato in coma farmacologico e ginecologo picchiato al Papardo

lunedì 20 Settembre 2010 - 13:06

Il piccolo era nato una settimana fa al Papardo dopo il rifiuto di un medico di praticare il parto cesareo. I genitori hanno presentato una denuncia ai Carabinieri

Sono addirittura due i casi di “discussioni animate” fra ginecologi avvenuti quasi contemporaneamente all’ospedale Papardo. Con il trascorrere delle ore le vicende assumono contorni più definiti. Si tratta di due casi profondamente diversi che però evidenziano una situazione di malessere e preoccupazione nei reparti di Ostetricia degli ospedali. Il risultato comunque è sconfortante. Un neonato è ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico e la Procura di Messina ha avviato un fascicolo dopo la denuncia presentata dai genitori. Altra certezza è che un ginecologo è stato picchiato dai genitori di una neonata ed ha presentato denuncia all’autorità giudiziaria. Nel grande calderone le due vicende si sono rincorse e perfino mischiate, facendo nuovamente scattare l’allarme. Ma andiamo con ordine. Il 13 settembre scorso la signora Ivana Rigano, 24 anni è pronta per dare alla luce il suo primo figlio. Accanto a lei il marito Nicola Mangraviti, 34 anni e la madre Patrizia Ferrarini. La puerpera di 41 settimane non aveva ancora dilatazione, la mattina del 13 settembre si ricovera al Papardo ed alle 16 entra in sala travaglio. La Rigano non ha dubbi: vuol partorire con il cesareo. Così il dottor Domenico Certo, ginecologo del Papardo, le fa compilare i moduli per il consenso. Sembra tutto pronto ma poco prima delle 19 arriva il primario di Ostetricia, Francesco Abate, comunica che non si farà alcun cesareo. La signora Rigano dovrà partorire in modo naturale. E così alle 19,35 l’aiuto Saverio Esposito provvede a far nasce il bambino con il metodo naturale. Purtroppo però il piccolo pesa poco più di quattro chili e la madre ha poca dilatazione. Così il piccolo resta incastrato e per alcuni secondo non gli arriva ossigeno al cervello. C’è il rischio che abbia riportato gravi lesioni e così il piccolo Giosuè viene trasferito in ambulanza nella terapia Intensiva del Policlinico. Secondo quanto riferito dai familiari ha tre lesioni cerebrali,un rene compromesso e dei problemi cardiaci. Gli viene indotto il coma farmacologico e solo da oggi pomeriggio non è più incubato. Migliora lentamente ma i genitori di Giosuè presentano una denuncia ai Carabinieri perché sono convinti che qualcosa non abbia funzionato. In particolare contestano il mancato ricorso al taglio cesareo così come chiedeva la puerpera. Incredibile ma vero nello stesso momento in cui nasce Giosuè al Papardo nasce anche una bambina e anche in questo caso ci sono diversità di vedute fra i medici ed i genitori del neonato. Viene così aggredito e picchiato il dottor Rosario Pino che subito dopo presenta una denuncia. La puerpera viene sottoposta a parto cesareo e dà alla luce una bambina. Madre e figlia ora stanno bene e sono stati già dimessi. Tornando al primo caso, quello del piccolo Giosuè, il sostituto procuratore Anna Maria Arena ha aperto un’inchiesta ancora contro ignoti. I Carabinieri hanno già acquisito la cartella clinica e l’intera documentazione sanitaria.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007