Il vento continua a bloccare gli interventi per verificare il livello di insabbiatura degli scivoli. Attivi da questa mattina gli autovelox dinamici per monitorare la velocità dei tir nelle fasi di attraversamento della città
«Festeggeremo il 150° in acqua». Di fronte all’ennesima “beffa” perpetrata ai danni della città, ma soprattutto dei messinesi, per la chiusura dell’approdo di Tremestieri (siamo giunti al terzo giorno), non rimane che sdrammatizzare. A parlare è l’ing. Di Sarcina, dell’Autorità Portuale, contattato per avere ulteriori aggiornamenti sul fronte riapertura, dove si registra però un nuovo nulla di fatto: «Anche per oggi non sarà possibile effettuare alcun rilievo per verificare il livello di insabbiatura degli scivoli, lo scirocco non abbandona lo Stretto e in serata è inoltre prevista un’ulteriore intensificazione delle raffiche. Le operazioni da eseguire con l’eco-scandaglio, sono state dunque rimandate a domani. Permane quindi il provvedimento di chiusura dello scalo». Un nuovo rinvio che, come già previsto ad inizio settimana, costringerà Messina a vivere ancor alti due giorni di potenziale emergenza traffico, dato l’inevitabile dirottamento dei mezzi pesanti verso gli imbarcaderi privati, attraverso via La Farina e viale della Libertà. Arterie di importanza cruciale nello scacchiere urbanistico-viario, dove da questa mattina, sulla base di un’intesa stretta ieri tra Polizia Municipale e Comune, verranno collocati degli autovelox dinamici per cercare di tenere sotto controllo la velocità raggiunta dai tir in fase di passaggio e garantire dunque una maggiore sicurezza ai tanti cittadini, siano essi pedoni o automobilisti.(E.Dep)
