Avrebbero incassato indebitamente contributi per 400.000 euro e pensioni Inps
Ventotto persone sono state rinviate a giudizio dal gup Walter Ignazzitto nell’udienza preliminare dell’inchiesta sui falsi braccianti assunti assunti da aziende agricole dei Nebrodi. L’operazione della Guardia di Finanza, coordinata dal sosituto della DDA Fabio D’Anna, era scattata dopo un controllo di un’azienda di Roccella Valdemone dove i proprietari avevano dichiarato l’assunzione di braccianti che in realtà non si erano mai recati al lavoro. In questa maniera venivano incassate le pensioni dell’Inps e contributi vari per circa 400.000 euro. Il processo è stato fissato al primo marzo 2010. Gli imputati dovranno rispondere di truffa in concorso. Si tratta di Carmela Ballarino e Graziella Barbagallo, di Roccella Valdemone; Gisella De Luca, Lidia Pescuma, Antonella Merendino, Luca Lambusta, Pamela Locci e Rosario Merendino di Patti; Ivan Santi Ardiri, Rosetta La Rosa di Sant’Angelo di Brolo; Domenico Barcellona, Rinaldo Pietro Calabrese di Barcellona; Maria Calandra di Fiumefreddo; Maria Candido, Maria e Carmela Di Luca Cardillo di Piraino; Maria Adele Costa di Tripi; Giuseppina Gatto di Ficarra; Rosa La Mancusa, di Randazzo; Graziella Lazzaro di Raccuja; Maria Leone di Roccavaldina; Gaetano e Nicola Lo Presti di Castel di Judica; Carmela Neri e Rosaria Rifici, di Brolo; Enrica Panasiti, di Basicò e Maria Antonia Faranda di Raccuja.
Il PM Maria Pellegrino ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati.
