Atm. I dipendenti bloccano l'incrocio all'altezza del cavalcavia

Atm. I dipendenti bloccano l’incrocio all’altezza del cavalcavia

Redazione

Atm. I dipendenti bloccano l’incrocio all’altezza del cavalcavia

giovedì 20 Novembre 2008 - 08:36

La protesta continua. Intanto questa mattina i lavoratori hanno fatto tappa al Tribunale

I dipendenti dell’azienda trasporti tornano a bloccare il traffico e stavolta lo fanno all’incrocio tra via La Farina e via Tommaso Cannizzaro. Niente soldi, niente servizio. Alla notizia che al momento alla Bnl non c’è nessunaa traccia dei soldi necessari per il pagamento degli stipendi, l’esasperazione dei lavoratori è inevitabilemte cresciuta. A questo sembra essersi aggiunto un ulteriore pignoramento, di crica 250 mila euro, sul mandato per la corresponsione degli stipendie che dovrebbe giungere dalla Regione.

Come anticiapto ieri, uan delegazione dei lavoratori si è recata in Tribunale presentando una denuncia contro l’ammnistrazione e la regione che, con il loro attaeggiamento, hanno determianto un interruzione di pubblico servizio, non mettendo più i dipendenti nelle condizioni di poter svolgere il proprio ruolo.

Intanto, sempre questa mattina, i dipendenti hanno -parlato- con i cittadini distribuendo un manifesto-volantino rvolto a quel mondo dell’ “utenza- che, in questi concitati giorni di protesta, sta pagando un prezzo forse fin troppo alto per i notevoli ma annunciati disservizi legati al trasporto pubblico.

Un sistema andato completamente in tilt i cui responsabili, viene spiegato nel volantino, sono però da ricercare all’interno della classe dirigente che « che intasca stipendi stellari per produrre bilanci in eterno passivo e nella politica che ai proclami da campagna elettorale ha fatto seguire inettitudine e manifesta incapacità a gestire le risorse pubbliche».

Una situazione che, come prevedibile, si sta giocando sul piano di una duplice esasperazione, che contrappone da una parte coloro che non hanno più intenzione di lavorare con una retribuzione “ad intermittenza- e dall’altra coloro per cui raggiungere il posto di lavoro è diventato ormai un’ impresa.

I lavoratori che denunciano come spesso si siano trovati a lavorare nelle peggiori condizioni, con mezzi obsoleti e sporchi, affermano di non aver per questo mai fatto mancare la loro professionalità cercando di garantire ai cittadini un efficiente servizio di trasporto. Adesso però non sono più disposti a «a lavorare in silenzio per coprire le colpe di chi ha realizzato il fallimento». I 680 lavoratori dell’Atm manifestano a tutti la loro insoddisfazione cercando di trovare tra gli stessi cittadini quel appoggio e quel sostegno che spesso, affermano, anche a causa di “una stampa pilotato che semina zizzania-, non sono riusciti a percepire.

Evidente infatti, come dimostrano anche i tanti commenti lasciati sul nostro sito, la netta separazione tra chi si dice vicino alla “causa-Atm- e chi invece invita “caldamente- i lavoratori a tornare a svolgere il loro servizio. Ciò che invece le tante famiglie in attesa di stipendio e per cui si prospetta un Natale tutt’altro che sereno, è quello di non cadere nel “loro- tranello-,quello di chi facendo leva proprio sui quotidiani malumori della città, «punta ad innescare una lotta fra poveri per coprire anni di magagne, se riescono a farci scannare fra noi riusciranno agevolmente a distogliere l’attenzione dal mal governo perpetrato negli anni che ha cancellato i nostri salari e ridotto all’osso i vostri diritti».

Foto Dino Sturiale

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007