I rappresentanti sindacali Enzo Testa e Mariano Massaro elencano tutte le criticità di un sistema “nuovamente vicino al tracollo finanziario e gestionale”. Domani intanto entrerà definitivamente in funzione lo scambio del tram di via Fermi
Una lettera aperta che ha come unico destinatario il sindaco Giuseppe Buzzanca nella sua qualità di gestore di poteri speciali per le problematiche legate all’emergenza traffico che soffoca la città. A scrivere, nero su bianco, le numerose carenze di un sistema, quella della mobilità, alle prese con i soliti vecchi problemi, sono i rappresentanti sindacali di Fit-Cisl e OrSa Enzo Testa e Mariano Massaro. Un ultimo appello, quello lanciato al primo cittadino, prima di intraprendere, qualora si ritenga necessario, una nuova ondata di protesta che, ricordano i sindacati, “lo scorso inverno ha creato tanti disagi ai cittadini”.
Le organizzazioni sindacali che fanno ovviamente riferimento al lungo sciopero di due settimane che nel dicembre 2008 ha letteralmente paralizzato il trasporto pubblico cittadino, elencano i punti deboli di un sistema che, sostengono, andrebbe completamente rinnovato. I mezzi circolanti, a detta dei sindacati, sono la manifestazione principale di un sistema che arranca e “che rischia nuovamente un tracollo finanziario e gestionale”.
Fit-Cisl e OrSa non mancano certo di far riferimento ai problemi riguardanti la metroferrovia Messina-Giampilieri che senza l’avvio di un conveniente servizio di trasporto integrato con l’Atm, rischia di scomparire entro il mese di dicembre, “perdendo così l’ennesima occasione di migliorare la congestionata viabilità cittadina. Contestualmente – continuano – non si è provveduto al rilancio delle officine attraverso un potenziamento dell’organico, né ad un adeguato rifornimento del magazzino ricambi che in presenza di un parco mezzi prevalentemente vecchio, nonché l’acquisto di nuovi mezzi, diventano presupposto indispensabile per mettere in linea un adeguato numero di autobus”.
I sindacati fanno riferimento anche alla mancata internazionalizzazione dei servizi, ancora in mano a ditte esterne. “Non trovano inoltre risposta – affermano – neppure gli impegni presi circa l’allargamento delle competenze tecnico-operative dell’ATM, che dovevano avvenire attraverso attività aggiuntive che il Comune si era impegnato a trasferire, attività che, a nostro avviso, non possono essere solo ganasce e carro attrezzi, che, quantunque siano state ormai da tempo assegnate, inspiegabilmente l’ Azienda si ostina a non voler portare operativamente avanti. Eppure siamo certi che l’allargamento delle attività, il riordino e la rivisitazione del sistema Z.T.L. sommata ad una nuova organizzazione del lavoro, concertata con le parti sociali consentirebbe di dare stabilità e piena occupazione a tutte le maestranze oggi in organico, migliorare la qualità del servizio, ma anche risanare i bilanci e quindi salvare l’azienda”
Ultimo appello rivolto al sindaco Buzzanca, dunque, la convocazione di un tavolo di confronto per mettere in campo tutte le iniziative necessarie al fine di risolvere quella che, nel giro di pochi mesi, rischia di trasformarsi in una nuova vecchia vertenza.
