Atm. I sindacati denunciano nuovi ritardi nel pagamento degli stipendi. Amarcord?

Atm. I sindacati denunciano nuovi ritardi nel pagamento degli stipendi. Amarcord?

Atm. I sindacati denunciano nuovi ritardi nel pagamento degli stipendi. Amarcord?

giovedì 09 Luglio 2009 - 16:47

Per i sindacati solo la punta dell’iceberg di un sistema fatto di paradossi, omissioni e disorganizzazioni croniche. Richiesto un incontro ad istituzioni e vertici aziendali, in caso di mancata risposta lavoratori pronti a nuove forme di protesta

Non vi stiamo riproponendo un articolo di qualche mese fa, uno dei tanti scritti in occasione delle due settimane di sciopero selvaggio da parte dei dipendenti dell’Atm in attesa del pagamento degli stipendi arretrati. Nessun errore, perché il problema a distanza di qualche mese, così come denunciano le organizzazioni sindacali è di nuovo il medesimo: mancata corresponsione degli stipendi, ancora non inoltrate le spettanze di giugno.

Un ritardo temporalmente più ridotto rispetto a quello che nel dicembre scorso ha scatenato la rabbia dei lavoratori, ma che tuttavia per le organizzazioni sindacali OrSa, Ugl, Cub/ T, Cildi, Cisas, Rsu/Rls, nonostante le rassicurazioni del commissario La Corte, non può non rappresentare un nuovo campanello d’allarme. Ogni giorno che passa, affermano i segretari dei sindacati, cresce l’esasperazione dei lavoratori per lo stato di incertezza che sembra non voler abbandonare le sorti dell’Azienda di Via La Farina. E ciò soprattutto perché, come denunciano, il ritardo accumulato nella corresponsione degli stipendi «rappresenta solo la punta dell’iceberg di un sistema che non riesce a produrre e continua a indebitarsi».

Considerazioni e riflessioni fatte, sostengono le organizzazioni sindacali, sulla base di dati oggettivi: «Gli autobus usati, ordinati dalla vecchia gestione commissariale – affermano – non sono stati ritirati e neanche pagati, non ci è dato sapere se l’inversione di rotta sia stata decisa dal Comune o dall’ATM ma sta di fatto che l’azienda con cui si era stato stipulato il contratto di acquisto pretende il rimborso economico attraverso decreto ingiuntivo».

Solo 5 i tram in linea sui 15 teoricamente a disposizione: solo 40 gli autobus in una città che dovrebbe garantirne almeno 150: preoccupazioni che, nonostante le dichiarazioni di La Corte (vedi articolo allegato), non tranquillizzano i rappresentanti dei lavoratori che aggiungono: « A complicare la messa in servizio dei mezzi sembra aggiungersi la mancanza di autisti; vicenda paradossale in un’azienda che denuncia esuberi». Un elenco abbastanza lungo quello stilato dai sindacati in merito alle criticità riconducibili all’azienda trasporti che non dimenticano certo di ricordare la situazione degli ausiliari del traffico ex-Lsu, la vicenda del capolinea sud del tram.

Problematiche non nuove né ai lavoratori né ai cittadini e che per i sindacati non sono altro che il risultato di «paradossi, omissioni e disorganizzazioni croniche che hanno trasformato un’azienda potenzialmente produttiva in un fardello sul groppone dei cittadini. Vivacchiare su anticipi e prestiti della Regione servirà solo a ritardare l’annunciato fallimento, l’ATM ha urgente necessità di ripartire da zero per riorganizzare il sistema produttivo». Con queste premesse le organizzazioni sindacali chiedono alle istituzioni ed ai vertici aziendali un incontro per poter analizzare insieme la situazione ma avvertono: «In assenza di riscontro, annunciamo sin d’ora prossime azioni di lotta».

(foto Dino Sturiale)

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