Da Palazzo Zanca giunge una boccata di ossigeno sul fronte lavoro. Il sindacato reputa positivi gli accordi raggiunti con amministrazione e società ma non abbassa la guardia. Prossimo incontro giorno 20 gennaio

L’accordo siglato ieri tra gli assessori Elvira Amata e Melino Capone, i rappresentanti del sindacato OrSA Mariano Massaro e Francesca Fusco e, fino a ieri amministratore delegato oggi presidente Ato3 Antonio Ruggeri, ha permesso di intravedere una schiarita. Oggi a “commentare- quanto sottoscritto a Palazzo Zanca, dopo diversi giorni di tensione ed un inizio di 2009 che già si presagiva iniziare nel peggiore dei modi, sono proprio i rappresenti sindacali.

«L’obiettivo sindacale – spiega l’OrSa – non è quello di garantire l’esistenza delle cooperative ma più semplicemente di mantenere l’attuale livello occupazionale pur riconvertendo i lavoratori in modo da inserirli nel nuovo piano di risanamento e rilancio dei servizi. Le tutele dei serbatoi clientelari – affermano Fusco e Massaro – di vario colore politico, non rientrano nei nostri obiettivi».

Disposti alla collaborazione e ai sacrifici pur di garantire occupazione e dignità ai lavoratori messinesi che giorno dopo giorno perdono la certezza del salario, l’OrSa, a dimostrazione della volontà di iniziare l’anno con i migliori propositi, ha comunicato che sul fronte Messinambiente, i lavoratori, senza lavoro da oltre un anno, sono disposti a rinunciare al contenzioso legale con la società purchè si provveda al ripristino delle assunzioni anche con contratti a tempo determinato.

Lo stesso dicasi sul fronte Ato3, dove l’accordo con i rappresentanti della Giunta Comunale e con il neo-presidente Ruggeri, ha permesso che i 40 dipendenti rinuncino temporaneamente al rinnovo del contratto confidando però nella celere soluzione prospettata dall’Amministrazione Comunale che prevede la loro riutilizzazione nel servizio di potatura e cura del verde.

Prossimo appuntamento in programma il 20 gennaio, con la speranza, afferma l’OrSa che quanto successo ieri non sia solo una bolla di sapone ma che possa rappresentare un primo passo concreto verso il diritto a lavoro. In caso contrario, «l’OrSA sosterrà le rivendicazioni dei lavoratori ponendo in essere ogni azione di lotta consentita».