CAS, dichiarazione di Foti (Filt Cgil): «La svolta del presidente Valenti bloccherà l'Ente e farà lievitare il contenzioso»

CAS, dichiarazione di Foti (Filt Cgil): «La svolta del presidente Valenti bloccherà l’Ente e farà lievitare il contenzioso»

CAS, dichiarazione di Foti (Filt Cgil): «La svolta del presidente Valenti bloccherà l’Ente e farà lievitare il contenzioso»

mercoledì 24 Settembre 2008 - 13:17

«Che il Consorzio Autostrade siciliane sia al collasso lo denunciamo da tempo, ed a tutti gli amministratori che si sono succeduti negli anni non abbiamo mai risparmiato critiche, sollecitazioni e proteste.» Così esordisce la nota di Pino Foti, segretario provinciale di Filt Cgil. L’occasione è la querelle tra i sindacati – Cgil e Uil da una parte, Cisl e autonomi dall’altra – sulla delibera 227/CD del 12 Settembre emanata dal presidente Patrizia Valenti.

La delibera prevede, tra l’altro, lo spostamento di decine di lavoratori a posizioni diverse da quelle ricoperte attualmente. In particolare questo punto non è andato giù a Cgil e Uil, che hanno dichiarato guerra a Valenti, sostenuti anche dal Gruppo Pd all’Ars. Al contrario, Cisl, Ugl e Lata hanno applaudito alle iniziative di Valenti, giudicate adatte a salvaguardare il futuro dell’Ente.

«Il fatto che la presidente Valenti voglia “dare una svolta” – dice Foti – non può che entusiasmarci, ma ciò che teniamo a sottolineare e che questi buoni propositi non possono nascondere il dispregio delle norme e, non di meno, l’attuazione di provvedimenti che produrranno invece un peggioramento dell’operatività dell’ente.»

«La rimozione collettiva di decine e decine di lavoratori, ad esempio – continua Foti -, è tassativamente vietata dal contratto di lavoro, che stabilisce invece procedure diverse. Sia chiaro non si tratta di lavoratori che hanno causato danni all’ente, ma di dipendenti che per far funzionare una azienda dibattuta tra la mancanza di assunzioni ed i continui pensionamenti si sono impegnati da anni in mansioni differenti, senza che fosse loro riconosciuto un aumento di livello o di stipendio.»

Se l’obiettivo, argomenta ancora il segretario della Filt Cgil, è razionalizzare, si dovrebbero «rafforzare gli uffici strategici e le attività più urgenti, ovvero mandare personale in aggiunta a quello già presente, prestando attenzione a non bloccarne la funzionalità e seguendo quale unico e trasparente principio i soli requisiti posseduti dai dipendenti, e non invece un inutile ed illogico valzer, come quello attuato, in cui senza la necessaria esperienza e formazione si sostituisce il personale e si consente l’occupazione di posti a lavoratori di livello inferiore, aprendo loro la strada ad un ulteriore e facile contenzioso per il riconoscimento delle mansioni superiori».

E conclude: «Il contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle autostrade, che vale da Bolzano in giù, e la pianta organica vigente, siglata e difesa da Cgil, Cisl e Uil, che ne hanno sempre rivendicato l’applicazione, sono gli unici strumenti che consentirebbero già oggi senza alcun trapezismo di riconoscere le giuste aspettative dei lavoratori e di eliminare quella spesa di 2 milioni e 700.000 euro l’anno che, a causa delle scelte operate dalla Valenti, sarà invece destinata ad aumentare».

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