Bus e tram -parcheggiati- nei depositi. Traffico cittadino in tilt

L’assemblea ha “deliberato-. I lavoratori dell’Atm hanno deciso di muoversi in corteo verso Palazzo Zanca decisi ad essere ricevuti ed avere delle risposte dal primo cittadino Giuseppe Buzzanca. Sono circa 400 i dipendenti che hanno marciato compatti verso il “cuore- della politica cittadina e che sono giunti in piazza Municipio con la be precisa intenzione di non “accontentarsi- ed essere ricevuti dal sindaco.

Sindaco che in giornata si recherà a Palermo per incontrare l’assessore regionale ai trasporti Bufardeci. L’obiettivo sarebbe quello di ottenere dalla Regione uno sblocco dei fondi per arrivare ad una cifra totale di circa 6 milioni di euro.

«L’assemblea di questa mattina ha finalmente mostrato, dopo tanto tempo, una grande unità tra i lavoratori. Oggi sono tutti qui a manifestare, da coloro che lavorano negli uffici a tutti gli autisti, senza alcuna distinzione di ruolo» ha affermato Mariano Massaro dell’Orsa sceso in strada a protestare a fianco dei lavoratori. Il rappresentante degli autonomi ha spiegato che stavolta non sarà sufficiente la corresponsione di uno, due o tre stipendi, è il momento di soluzioni definitiva da parte della regione e dell’azienda. In strada presenti diverse sigle sindacali di autonomi e confederali ad eccezione della Cgil, i cui rappresentanti, però, Pino Foti e Franco Silipigni, all’arrivo dei lavoratori si trovavano già all’interno del Comune.

Oggi scade il termine previsto per le “soluzioni- che dovrebbero arrivare, congiuntamente, da parte dell’amministrazione e dalla regione. Proprio ieri l’assessore Melino Capone “in visita- a Palermo in attesa di essere ricevuto da Bufardeci, non è purtroppo riuscito ad incontrare l’assessore regionale ai trasporti. Tutto rimandato, almeno si spera, ad oggi.

Nel frattempo in città, complice anche il maltempo delle prime ore della mattina, si prevede per gli automobilisti ma più in generale per tutto il comparto viabilità, una giornata nera.

Le dichiarazioni rilasciate dai vari rappresentanti sindacali, tutti i pronti, eccezion fatta per la Cgil, a virare su Palermo, hanno avuto ulteriore “supporto- da parte dei lavoratori, alla notizia che il secondo mandato per il pagamento degli stipendi arretrati e pari a 2,5 milioni di euro, non potrà essere emesso fin quando non farà “rientro- il primo mandato erroneamente trascritto.

Una giornata di risposte dunque tanto da parte delle istituzioni quanto da quella dei sindacati, risposte che ora più che mai risultano essere inevitabilmente legate e pronte a far scattare un pericoloso “effetto domino-.