Il presidente della regione verifica personalmente lo stato degli interventi nei centri colpiti dal nubifragio e dichiara che non sono ancora stata individuate le nuove aree su cui iniziare a costruire
A diciotto giorni dal terribile nubifragio abbattutosi sulla zona sud di Messina e che ha sconvolto la vita delle comunità di Gimapilieri, Scaletta, Briga, Altolia e Molino, Raffaele Lombardo in qualità di neo-commissario per l’emergenza, ancor prima che di governatore della Sicilia, ha fatto ritorno sui luoghi del disastro.
Dopo un primo incontro in prefettura, un altro è previsto nelle prime ore del pomeriggio, il presidente, accompagnato dal sindaco Buzzanca, dal presidente della provincia Ricevuto, dall’assessore ai lavori pubblici Beninati e dall’ing. della Protezione civile regionale Salvatore Cocina, ha personalmente valutato la situazione relativa agli interventi di messa in sicurezza delle zone colpite dal maltempo, lì dove ieri sera è scattato l’ennesimo allerta meteo: il primo cittadino ha infatti invitato coloro che ancora non abbandonato le proprie abitazioni a liberarle in attesa che la situazione meteorologica si stabilizzi.
Lombardo afferma che non sono state ancora individuate le aree in cui realizzare le nuove case, ma precisa che si cercherà di rispettare la volontà della gente che non vuole abbandonare quelle terre, dove per il momento, ribadisce, non è però sicuro restare.
