Le condizioni del ragazzo ricoverato al Policlincio di Messina non destano preoccupazione. Il preside Lo Re invita a mantenere la calma
Regolarmente aperto questa mattina il liceo Classico “La Farina” dopo la notizia del diciasettenne ricoverato al Policlinico di Messina per un caso di influenza “A”. Decisamente poco affollati però i corridoi dell’istituto di via Oratorio della Pace. Dopo le conferme e le smentite che nel pomeriggio di ieri si sono freneticamente susseguite, in tarda serata è arrivata la certezza: il giovani studente iscritto allo stesso istituto frequntato da una delle figlie di Giovanna Russo, ha contratto il virus A/H1N1.
E tuttavia, come dichiarato ieri dal sindaco Buzzanca e dal preside dell’istituto Pio Lo Re, è necessario mantenere la calma evitando inutili allarmismi. Affermazioni più che comprensibili da parte di chi ha il compito di mantenere ordine e sicurezza al fine di evitare la diffusione del panico, ma altrettanto “comprensibile” l’assenza della gran parte degli studenti che questa mattina hanno deciso di disertare le lezioni.
Per avere maggiori chiarimenti sulla situazione abbiamo tentato di metterci in contatto con il responsabile dell’istituto, telefonando alla segreteria de “La Farina”. “Il preside in questo momento è impegnato, non può parlare” ci rispondono. Spieghiamo di aver telefonato per avere sapere se lezioni si stavano regolarmente svolgendo e se i ragazzi avessero comunque deciso di essere presenti anche alla luce di quanto verificatosi ieri. Questa la risposta che ci viene data:“Perchè cosa è successo ieri? State montando un caso e creando inutili allarmismi per nulla. La situazione è sotto controllo, alcune classi sono piene, altre meno, ma si sa che i ragazzi in queste situazioni ci marciano e ne approfittano per fare qualche giorno di assenza in più”.
Lo Re, conferma intanto la necessità di mantenere la calma ed assicura che sarà fatto il possibile per evitare che ansia e preoccupazione prendano il sopravvento. Affermazioni che, almeno per il momento, così come testimonia il marciapiedi semi vuoto di via Oratorio della Pace (solitamente affollato di motorini), sembrano aver avuto poco presa sulle famiglie degli studenti dell’istituo classico. Nessun “caso montanto” dunque, solo dati di fatto.
