Per il Direttore Generale del Papardo -Messina è pronta ad affrontare l'emergenza Influenza A-

Per il Direttore Generale del Papardo -Messina è pronta ad affrontare l’emergenza Influenza A-

Per il Direttore Generale del Papardo -Messina è pronta ad affrontare l’emergenza Influenza A-

domenica 20 Settembre 2009 - 15:16

Nei giorni scorsi è stata istituita un'apposita unità di crisi che ha messo a punto un programma di interventi in caso di emergenza

La parola d’ordine è: evitare qualsiasi allarmismo. E, in effetti, al momento non c’è alcun motivo per immaginare scenari catastrofici, nonostante il fresco decesso della 46enne professionista messinese. Il primo a rassicurare tutti è il neo Direttore Generale dell’Azienda Papardo-Piemonte, Armando Caruso: “Attenzione a non scatenare il panico perché davvero non ce n’è motivo. La signora purtroppo aveva un quadro clinico complesso e, benché sembrasse sulla via della guarigione, poi non ce l’ha fatta. Voglio dire che al Papardo in questi giorni abbiamo avuto 21 casi sospetti. Dieci sono andati a casa subito, altri dieci li abbiamo curati e stanno bene. Solo con la signora, purtroppo, le cose si sono complicate”.

Il Direttore Generale Caruso è convinto che Messina saprà gestire al meglio un’eventuale emergenza ed affrontare anche il picco dell’influenza previsto per dicembre: “Sono sicuro che non ci saranno problemi. Abbiamo costituito appositamente una unità di crisi della quale fanno parte fra gli altri, oltre me, il Direttore Generale dell’Azienda Policlinico ed il presidente dell’Ordine dei Medici. Abbiamo messo a punto le strategie per affrontare una eventuale emergenza ma tuttora non siamo nemmeno sicuri che questo problema si presenterà in queste proporzioni. Credo comunque che siamo pronti per qualsiasi evenienza”.

Il Direttore Sanitario del Papardo, Eugenio Ceratti spiega, invece, che i medici hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita alla signora Giovanna Russo ma evita rientrare nel merito del decorso clinico: “I familiari ci hanno chiesto il massimo riserbo sotto questo aspetto –sottolinea Ceratti- e dunque non entro nel merito della questione. Posso dire però che la signora è stata seguita da vicino, che aveva anche avuto dei miglioramenti e che ieri pomeriggio improvvisamente si è aggravata. Purtroppo può accadere ma non credo ci siano responsabilità. Il fatto stesso che i parenti ci abbiano ringraziato per il modo in cui abbiamo curato la signora, anche in questo momento di dolore, ci inorgoglisce perché è la conferma che abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere”. Sull’arrivo degli ispettori inviati dall’assessore alla Sanità, Ceratti si limita a constatare: “Bene, forniremo loro tutta l’assistenza e le informazioni che ci chiederanno. Del resto l’assessorato era informato giorno dopo giorno sulle condizioni della paziente. Abbiamo seguito il protocollo stabilito per questo genere di casi ma questo saranno gli stessi ispettori ad accertarlo”. Ceratti evita invece di rispondere alla domanda che oggi tutti gli ponevano e cioè se davvero la donna era affetta da una broncopolmonite, che sarebbe poi risultata fatale, o se non soffriva dialcuna patologia come sostiene la sorella: -E’ una domanda alla quale non posso rispondere perchè è in corso un’inchiesta da parte dell’assessorato regionale. Saranno gli ispettori ad accertarlo attraverso le cartelle cliniche-.

(foto Dino Sturiale)

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