Cantello (Mpa): «Fino a novembre niente farmaci, e cosa si farà sino a tale data?». Rao (Pd) e Branca (Gdl): «L'assessore alla Sanità Russo faccia chiarezza sulla disponibilità dei vaccini»
Sebbene arrivino rassicurazioni da piu’ parti dal mondo medico la diffusione, anche in Italia, del virus A/H1N1, adesso desta le prime serie preoccupazioni del mondo politico messinese.
Accertato che il primo caso nostrano di influenza ha colpito una signora di 46 anni che dal 30 agosto si trova ricoverata al Papardo nel reparto di Pneumologia e che la direzione sanitaria dello stesso nosocomio ha ribadito che non c’è rischio di contagio (si veda l’articolo correlato), la politica cittadina e provinciale comincia a mobilitarsi al fine di cercare di contenere nel maggior modo possibile eventuali altri casi di contagio.
I consiglieri provinciali Massimiliano Branca (GdL) e Pippo Rao (Pd) hanno, con una lettera aperta, richiesto al Presidente della Provincia Nanni Ricevuto di provvedere per la sorveglianza e la prevenzione dell’influenza da nuovo virus A/H1N1 «richiedendo – si legge nella nota – informazioni chiare da parte dell’Assessore Regionale alla Sanità, dott. Russo, dei direttori generali dell’Azienda Asl n. 5, delle Aziende Ospedaliere del Papardo, Piemonte e Policlinico al fine di sapere se il territorio della Provincia di Messina sia adeguatamente preparato ad un’eventuale pandemia influenzale con le dovute scorte di farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di necessità».
I due propongono anche di realizzare una campagna di informazione corretta e non allarmistica attraverso la divulgazione di opuscoli o altro materiale informativo che possa consentire ai cittadini di conoscere i comportamenti da seguire per la prevenzione di un eventuale contagio o nel caso si accusassero dei primi sintomi sospetti.
Preoccupato è anche il consigliere comunale Ivano Cantello (Mpa) che, chiedendo al Sindaco Giuseppe Buzzanca di attivarsi “vivamente” e di prendere in mano la situazione per fronteggiare l’eventuale situazione di pandemia in arrivo e di verificare a Palermo quali siano le iniziative che si stanno adottando per questo pericolo imminente e dettarne le direttive si domanda: «Sento parlare di rinvio dell’apertura delle scuole, ma nello stesso tempo apprendo che fino a novembre non sarà possibile iniziare il piano di vaccinazioni in quanto mancano i farmaci. Cosa si farà fino a novembre?».
