La Protezione Civile sta lavorando per accertare eventuali danni ma tutto sembra sotto controllo
Due scosse di terremoto, la prima di magnitudo 3.0 e la seconda di magnitudo 4.2, sono state registrate nella Sicilia centrale alle 7.50.L’epicentro e’ stato localizzato, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sui Monti Nebrodi, al confine tra le province di Enna e Messina. I paesi interessati dal sisma sono Capizzi, Cerami e Troina, dove la seconda scossa di magnitudo 4.2, durata una decina di secondi, ha provocato panico tra la popolazione che si è riversata per strada. In mattinata si è svolta una ricognizione da parte della Protezione civile regionale per accertare danni. Leggermente lesionate solo alcune vecchie abitazioni ormai in disuso.
Monitorata in particolare la diga Ancipa, un invaso artificiale che si trova nell’epicentro del sisma, fra Troina e Cerami, e che approvvigiona numerosi comuni delle province di Enna, Caltanissetta e Catania. Controlli sono stati effettuati anche in alcune strade provinciali, alcune delle quali in mattinata sono state temporaneamente chiuse al traffico. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, in contatto con il direttore regionale della Protezione Civile, Salvatore Cocina, ha seguito la situazione.
Oltre che a Messina il terremoto è stato avvertito distintamente anche ad Enna, Gagliano, Castelferrato e Nicosia, sempre nell’Ennese, e persino in provincia di Palermo, a Lascari e Cefalù.
