La Fillea Cgil denuncia: «Messina è stata derubata dei Fondi ex-Fintecna»

La Fillea Cgil denuncia: «Messina è stata derubata dei Fondi ex-Fintecna»

Redazione

La Fillea Cgil denuncia: «Messina è stata derubata dei Fondi ex-Fintecna»

giovedì 27 Novembre 2008 - 12:55

Per i segretari Giglio e Mastroeni, sottratti alla città fondi per oltre un miliardo in gran parte finiti al nord e per salvare Catania

-Investire in infrastrutture per creare occupazione e dare respiro all’economia-. Questa la più classica delle ricette economiche che la Fillea di Messina ha rilanciato ieri nel corso del suo direttivo che si è tenuto nel Saloncino della Camera del lavoro alla presenza del segretario generale >b>Giovanni Mastroeni, del segretario regionale Fillea Salvo Giglio e del segretario generale Cgil Messina, Franco Spanò.

Al centro del dibattito l’analisi della situazione di blocco dell’edilizia pubblica causata, come denunciato da Mastroeni, dal taglio da parte del Governo nazionale di 1miliardone370miloni euro di fondi ex Fintecna destinati alla Sicilia e in particolare alla città di Messina. Lo sciopero generale del 12 dicembre indetto dalla Cgil a livello nazionale, vedrà gli edili messinesi chiedere con forza che nella prossima finanziaria vengano rimessi gli investimenti sottratti per attuare i 17 punti dei Poteri speciali conferiti al Prefetto per realizzare la piattaforma intermodale di Tremestieri, il recupero water front, gli svincoli, e un’altra serie di opere tese all’innalzamento dello standard di vita della nostra città.

Per Mastroeni -Particolare importanza rivestono in tale quadro le due dorsali e il raddoppio ferroviario ME-PA e ME-CT. Per quest’ultimo in particolare come

ripetutamente denunciato dal sindacato esistono parte dei finanziamenti e la stesura del progetto definitivo da parte di RFI-. Mastroeni evidenzia come il mancato decollo delle opere prima indicate ha provocato la disoccupazione per circa 3mila edili in provincia che da diversi mesi hanno esaurito gli strumenti di sostegno al reddito e che si trovano costretti a convivere con un’edilizia privata dove lavoro nero, irregolare e mancanza di sicurezza sono all’ordine del giorno.

In conclusione il segretario generale della Fillea Sicilia, Salvo Giglio ha

aggiunto: -Per il Mezzogiorno la crisi è più drammatica che altrove e l’unica via per sostenere e rilanciare l’economia sono le infrastrutture. Il Governo però ha utilizzato il Fondo per le aree sottosviluppate come fosse una Bancomat e c’ha finanziato dal taglio dell’ICI alla luce per le vie del centro di Catania tagliata dall’Enel per il debito di 20milioni di euro lasciato da Scapagnini. Di quei fondi in sintesi è stato fatto un uso improprio- commenta Salvo Giglio, segretario generale Fillea Sicilia che aggiunge: -Il governo ha inoltre tagliato le dotazioni di Ferrovie e Anas . Per reagire alla recessione occorre cantierizzare tutte risorse disponibili e sbloccare procedimenti importanti attivando le Conferenze di servizio come nel caso del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo che potrebbe dare lavoro a duemila persone. Il 12 dicembre, sciopero generale indetto dalla Cgi, dovrà essere innanzitutto il Mezzogiorno a fare sentire la propria voce rispetto a una politica economica che lo ha completamente cancellato-.

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