La Procura di Roma ha chiesto anche la condanna del figlio a tre anni. Sono accusati di aver creato fondi neri e di aver speso i soldi dell'Ente
Sette anni di reclusione per Sergio Bille’, ex presidente di Confcommercio, tre anni per il figlio Andrea, cinque anni per l’ex presidente di Enasarco Donato Porreca e per l’ex consulente Fulvio Gismondi. Sono le richieste di condanna avanzate dal PM Giuseppe Cascini nel processo sulla compravendita di un palazzo a Roma, in via Lima, sull’appropriazione di somme versate a fondi previdenziali e sulla gara per l’assegnazione del patrimonio immobiliare di Enasarco.
Tre anni e mezzo sono stati chiesti anche per Luigi Gargiulo, ex collaboratore del finanziere Stefano Ricucci, ma il manager non sara’ processato perchè ha già patteggiato la pena.
La Procura di Roma contesta a Sergio Billè (già titolare dell’omonima pasticceria di piazza cairoli) l’appropriazione di 39 milioni di euro, ricavati dai versamenti fatte dalle aziende a due fondi previdenziali e girati alla Garlsson di Ricucci. Queste somme, secondo l’accusa, non sarebbero altro che l’anticipo della vendita, poi non realizzata, del lussuoso palazzo di via Lima in cui si sarebbe dovuto trasferire Confcommercio.
Contestata a Billè anche l’appropriazione di 490 mila euro, dalle casse dei fondi previdenziali. per l’acquisto di opere d’arte che avrebbero dovuto per abbellire gli appartamenti di Roma e Messina.
