Frane e smottamenti: la situazione più critica a Mili San Marco. Cumia isolata fino a questa mattina. Allagato anche il Palagiustizia

Frane e smottamenti: la situazione più critica a Mili San Marco. Cumia isolata fino a questa mattina. Allagato anche il Palagiustizia

Frane e smottamenti: la situazione più critica a Mili San Marco. Cumia isolata fino a questa mattina. Allagato anche il Palagiustizia

mercoledì 10 Marzo 2010 - 07:29

Frana una casa a S.Stefano Briga, smottamenti sulla A/18 e incidenti sulla A/20. Problemi anche a Pezzolo, Mili San Pietro, Santa Margherita, Tremestieri. Isolate Scaletta, Itala ed Alì Terme. Stamani protesta degli abitanti di Maregrosso. Black-out elettrici in centro. Mussillo (Protezione civile comunale): «Temporale simile a quello del 1. ottobre: si è formato in 15 minuti dal nulla». Coc operativo dalle 3 del mattino. IN AGGIORNAMENTO

Messina si sveglia sotto un cielo ancora carico di nuvole ed inizia la conta dei danni. Per tutta la notte infatti il maltempo non ha lasciato un attimo di respiro alla città dello Stretto e come ben si poteva immaginare le prime informazioni giunte questa mattina danno conferma alle preoccupazioni che nelle ultime ore avranno sicuramente tenuto sull’attenti l’intera cittadinanza. L’aggiornamento sulle ultime notizie dai altri centri della provincia. In basso le notizie sul posto da Mili e la situazione fin dalle prime ore di questa notte. E’ possibile inviare foto su danni e allagamenti.

(Nelle foto: la piazza di Mili San Marco; la frana di S. Stefano Briga. In fotogallery DIVERSE foto dei lettori. A BREVE LE FOTO DI DINO STURIALE)

12.42 – L’intero piano seminterrato del Palazzo di Giustizia è transennato da questa mattina: si sono verificati crolli di calcinacci nei corridoi e in alcune stanze. Allagamenti anche in diverse abitazioni e in molti edifici pubblici della città, anche in centro: tra questi il liceo classico La Farina, dove peraltro la corrente elettrica è tornata solo a metà mattinata.

12.36 – Come segnalatoci da un lettore, solo nella tarda mattinata si è sbloccata la situazione a Cumia Inferiore e Superiore, rimasta isolata da stanotte. Un’auto è stata investita da una frana alle 5.30 del mattino e solo alle 9 è stata liberata, fortunatamente illeso un conducente. Un camion, invece, era sul punto di ribaltarsi nel torrente ma è stato scongiurato il peggio. A rimuovere i detriti, su segnalazione del consigliere di quartiere Cardile, i mezzi di Messinambiente.

12.30 – Per precauzione questa mattina la scuola elementare di Giampilieri superiore è rimasta chiusa.

12.28 Ancora notizie dalla zona jonica. Incidente per alcuni tecnici della Provinca sulla Strada Provinciale 19 che collega Santa Teresa di Riva a Riniti, frazione di Casalvecchio. Il manto stradale è di colpo crollato intorno alle 05:30, e il cedimento ha di fatto bloccato la corsa del furgone sul quale i tre tecnici viaggiavano, facendolo arenare. Uno dei tre ha riportato ferite imporanti ed è stato medicato con alcuni punti di sutura. I tecnici stavano vigilando sulla frana che isola da tempo cinque famiglie. In quel momento si stavano spostando per un cedimento di alcune pietre poco distante dal luogo in cui si trovavano.

Da qualche minuto i rocciatori hanno concluso un sopralluogo a Capo Alì, in zona vallone granci. Secondo quanto emerso, la strada statale dovrà rimanere chiusa per almeno 48 ore. Non basterà infatti risistemare le reti di protezione abbattute dai massi, ma sarà necessario intervenire sulla regimentazione delle acque a monte. Il consigliere provinciale Pippo Lombardo ha commentato sarcasticamente: «Il capo della Protezione Civile regionale, Pietro Lo Monaco, che non riteneva il progetto delle reti d’emergenza prioritario, è stato smentito dai fatti».

12.18 – Mili San Pietro è completamente isolato. Oltre alla Protezione Civile comunale, che sta ancora provvedendo a liberare la strada dal fango con una ruspa, dopo le 11:00 è intervenuta una pattuglia della Polizia Provinciale ed una squadra di tecnici, che sono ancora sul posto per valutare la situazione e gli interventi da compiere. Il fango delle piccole ma numerose frane di contrada Vallone si è riversato sulla via Vallone e su parte di via Comunale, fortunatamente senza provocare danni ingenti a persone o cose. Un’altra frana ha interessato la parte alta del burrone Marra, riempiendo di fango e detriti la via. I residenti hanno messo mano a pale e carriole per rimuovere il fango e ripulire la strada. La strada che, dal greto del torrente, collega Mili San Pietro a Mili San Marco è anch’essa impraticabile per l’impossibilità di attraversare il torrente in piena. Intanto, una ruspa di un’impresa privata sta provvedendo a rimuovere parte dei detriti che hanno reso impossibile l’attraversamento del percorso alternativo che affianca il torrente.

Nessun aiuto al momento per i residenti, intenti a spalare il fango della via burrone Marra. Ad ore dovrebbe comunque essere totalmente percorribile la Mili-Tipoldo, pur se continuamente esposta al rischio di nuove frane che costantemente ad ogni pioggia interessano questa piccola via di collegamento (P.D’A.)

12.05 – Contrariamente a quanto era emerso inizialmente, al Papardo non si sono verificati crolli. Il reparto materno-infantile, però, è allagato e i pazienti sono stati effettivamente trasferiti in altri ospedali, tra i quali il Piemonte.

11.59 – Secondo quanto riferiscono i Vigili del fuoco, sono nove le famiglie, tra Mili San Marco e S. Stefano Briga, che hanno dovuto lasciare la propria abitazione.

11.31Da Mili, Pino D’Angelo: Frana anche nella strada vicinale Tipoldo-Mili San Pietro, l’alternativa anti-isolamento è anch’essa bloccata. E’ impraticabile il percorso alternativo che da Tipoldo permette di raggiungere il villaggio di Mili San Pietro. Uno sbottamento ha inondato di massi e sabbia la strada vicinale anti-isolamento imposta dalla provincia come percorso alternativo. Intanto, sempre a Mili san Pietro la linea di distacco della collina si fa sempre più ampio.

11.28 – Allagata anche una parte degli uffici della Procura della Repubblica di Messina. L’intero piano seminterrato di Palazzo Piacentini e’ transennato e si sono registrati crolli di calcinacci nei corridoi e in alcune stanze.

11.13Maggiori dettagli dalla zona jonica: Diverse le frane sulla SS114. Bloccata la circolazione a Capo Alì. Paura per lo straripamento del torrente Granci. A Scaletta Zanclea fango e detriti sulla strada nei paraggi del Torrente Divieto.

Sulla A/18 situazione difficile nei pressi di Ponte Schiavo (direzione Me-Ct). Una frana ha invaso parzialmente la carreggiata.

11.02 – Due fronti franosi hanno interessato parte della statale 114 nel tratto tra Mili marina e Galati. Da vallone de Medici e cda Faroda i detrini hanno invaso parte della carreggiata e nella Via Consolare Valeria, sempre a Mili Marina, alcune attività sono state invase dal fango che in alcuni casi ha superato i 20 centimetri. Situazione difficile anche a Moleti, dove la strada è quasi impercorribile.

10.53 – Disagi sulla A/20 tra gli svincoli di Rocca di Capri Leone e Brolo. Un incidente si è verificato sul tratto autostradale: una donna a bordo di una Fiat Punto ha sbandato con la propria auto e si è scontrata contro un muro all’interno della galleria “Capo d’Orlando”. Un auto che giungeva non è riusciata a frenare in tempo e ha tamponato un camion in fase di frenata. Ricoverato in gravi condizioni l’automobilista a bordo.

10.45.Da Mili San Marco: nel tratto di strada più vicino al punto dove si è formata la frana, il fango raggiunge un’altezza di 1.70 metri.

10.32 – Riaperto al transito di tutti i veicoli il tratto della A18 compreso tra Tremestieri e Roccalumera. Nessun problema di particolare entità, invece, sulla A20 Messina-Palermo.

10.30 – Il sindaco Giuseppe Buzzanca è a Palermo per i lavori dell’Ars, ma è stato avvertito di quanto accadeva a Messina già alle 3 di questa notte: «La situazione è grave – afferma Buzzanca – ma il peggio è passato. Per il momento non ci sono ordinanze di sgombero ma i danni ci sono e chiederemo la dichiarazione di calamità naturale per diverse frazioni della città. Non ci sono, al momento, danni a strutture, e persone che sono senza casa ma non escludo di dovere fare qualche ordinanza di sgombero a scopo precauzionale. Decideremo dopo tutti i sopralluoghi. Certo le previsioni meteo che annunciano la presenza di sole e non di pioggia ci tranquillizzano».

10.20 – Danni anche all’ospedale Papardo, dove è crollato il soffitto del reparto di ginecologia-ostetricia e della sala operatoria: chiuso ed evacuato il Polo materno-infantile, le cui pazienti sono state trasferite in altri ospedali della provincia.

STAMATTINA BLOCCO STRADALE A MAREGROSSO

Altri danni, abbastanza ingenti, hanno interessato la zona di Maregrosso dove stamattina i residenti hanno effettuato un blocco stradale davanti alla chiesa di San Pietro e Paolo nella via La farina. Circolazione in Tilt e nervi a fior di pelle per gli automobilisti che non essendo informati protestavano per il blocco.

IN DIRETTA DA MILI SAN MARCO

Zona più colpita dal maltempo sempre Messina sud: le condizioni più critiche sembrano essere a Mili San Marco, dove ci siamo recati per verificare la situazione sul posto. Ci sono attualmente i mezzi della protezione civile e due squadre dei Vigili del fuoco: le strade interne sono invase dal fango, che arriva all’altezza delle automobili e dei primi piani della abitazioni. Secondo quanto ci raccontano gli abitanti del borgo, il “distacco” della montagna è avvenuto intorno alle 2.30 del mattino. Il fango, poi, ha trovato “sfogo” naturale invadendo la piazza centrale del paese. Gli uomini della Protezione civile monitorano la montagna: sono diversi i fronti franosi che preoccupano. A contrada Molino di Mili la famiglia Costantino, sul cui caso avevamo pubblicato un servizio lo scorso ottobre, ha l’accesso di casa completamente bloccato. «Per fortuna – ci raccontano – questa notte avevamo deciso di dormire altrove proprio perché ci aspettavamo questo temporale». Problemi anche nella strada, ormai divenuta una -mulattiera-, che conduce a Mili S. Pietro. Situazione difficile anche a Santa Margherita. Diverse le persone per strada a spalare fango.

GLI ALTRI CENTRI DELLA ZONA SUD-JONICA

Itala e Scaletta, due dei centri già interessati dall’alluvione del primo ottobre, risultano isolati a causa di una frana verificatasi alle prime ore della mattina. Problemi anche ad Ali’ Terme. Tantissimi gli smottamenti verificatisi: a Santo Stefano Briga, una casa è stata interessata da una frana, gli abitanti sono stati ricoverati in ospedale. Situazione difficile a Pezzolo dove altre due strutture sarebbero a rischio. A Giampilieri la situazione è sotto controllo, un po’ di fango si registra solo in via Palombara.

NOTIZIE DAL COC

Il Coc (Centro operativo comunale) è stato attivato “virtualmente” alle 2.30 e operativamente, nella sede di Via Acireale, già alle 3.20 del mattino, con il sindaco Giuseppe Buzzanca che, a Palermo per i lavori dell’Ars, è stato informato in tempo reale su quanto stava accadendo. «L’episodio ha colpito maggiormente il centro città – ci spiega Samuele Mussillo, esperto della Protezione civile comunale – sono caduti quasi 100 millimetri di acqua in meno di due ore. Una cellula temporalesca molto simile a quella del 1. ottobre che si è formata in 15 minuti dal nulla». Il fenomeno, però, è in miglioramento, con la perturbazione che va spostandosi verso nord.

CHIUSA AI MEZZI PESANTI LA A/18

Brutte notizie arrivano ancora una volta dall’A/18 e dal versante sud della città. Diverse frane stanno infatti interessando la carreggiata autostradale in direzione Catania nel tratto compreso tra Messina e Roccalumera dove per il momento possono viaggiare solo mezzi leggeri: la circolazione dunque procede pur se a rilento. Alle prime luci dell’alba il traffico è stato interrotto all’altezza del bivio per Tremestieri, a causa dell’esondazione del torrente Canne che ha provocato uno smottamento del terreno sia sulla sede stradale sia su quella ferroviaria.

ANCHE IN CENTRO ALLAGAMENTI E BLACK-OUT

Al centro città si registrano i “consueti” danni: alberi abbattuti, cornicioni e pali della luce sradicati, uno di questi sul torrente Trapani dove un’intera famiglia è rimasta bloccata. Problemi anche al Tribunale dove parte del piano interrato è allagato e il centralino non funziona. Allagati diversi negozi della città, anche in centro, dove tuttora si verificano black-out elettrici. Da sud a nord sono tante le persone, cittadini e commercianti, costretti a “spalare” fango davanti alle proprie abitazioni o ai negozi.

PROBLEMI ANCHE AD ACQUALADRONE

Problemi anche sul versante tirrenico e sulla Statale 113: nel tratto vicino al villaggio di Acqualadrone, diversi massi hanno divelto la rete di protezione della montagna e sono finiti in strada.

In aggiornamento

E.D.P. – S.C. – E.R.

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