L'azienda acque punta alla riattivazione della sorgente Cannavò e all'utilizzo di quella proveniente dalla galleria ferroviaria dei Peloritani
Le dure giornate di carenza idrica che hanno interessato Messina lo scorso mese di marzo a causa di alcuni smottamenti che per ben due volte hanno danneggiato la condotta di Fiumefreddo, sono certamente ben impressw nelle mente di tanti cittadini. Oggi però dall’Amam giunge una notizia ben diversa, e decisamente positiva, proprio sul fronte dell’individuazione di nuove sorgenti da sfruttare. L’azienda, infatti, punta i riflettori sulle risorse idriche inutilizzate del villaggio Camaro, tentando la riattivazione della sorgente Cannavò e l’utilizzo della sorgente proveniente dalla galleria ferroviaria dei Peloritani. Ci sono nuove risorse idriche all’orizzonte per l’importante villaggio della città. Da un sopralluogo effettuato nel bacino del torrente Camaro dai tecnici dell’AMAM, congiuntamente al consigliere comunale Salvatore Ticonosco e al Vice Presidente della III Circoscrizione Domenico D’Arrigo e in accordo con il Sindaco Giuseppe Buzzanca ed il Consiglio di Amministrazione dell’AMAM, sono emerse importanti novità.
Innanzitutto è stata rilevata la possibilità di riattivare la sorgente denominata “Cannavò”, che negli anni era stata danneggiata dai lavori di copertura del torrente Camaro. E’ stata valutata inoltre la possibilità di acquisire, stipulando un eventuale accordo con le Ferrovie dello Stato, la sorgente proveniente dalla galleria dei Peloritani. Con la realizzazione di questi interventi sarà possibile migliorare notevolmente la disponibilità idrica di tutto il villaggio Camaro. Si è inoltre stabilito di accertare, con successive verifiche tecniche, l’esistenza di nuove sorgenti idriche presenti nella zona, provenienti dalla pineta di Camaro.
