Interrogato l’aggressore di Valle degli Angeli: il perché della vendetta

Ha confessato Davide Romano, il ventiquattrenne arrestato ieri per aver picchiato e mutilato un diciassette. Nel corso del faccia a faccia col pm Stefano Ammendola ed il Giudice per le indagini preliminari, Luana Lino, il ragazzo ha spiegato di aver agito per vendetta, per la denuncia e l’arresto subito, ma ha aggiunto parecchi particolari alla vicenda. Chiarendo, ad esempio, che il giorno dell’arresto, tre mesi fa, quando è stato fermato in sella al motorino della sua vittima e con la droga addosso, era in compagnia proprio del minore, incensurato. Il più giovane aveva però dichiarato di non sapere nulla dell’hashisc che i militari avevano trovato sul due ruote ed agli arresti era finito soltanto Romano, che aveva qualche precedente alle spalle. Il ventiquattrenne ha negato di aver sequestrato il giovane, ieri pomeriggio, raccontando di averlo invitato a salire in auto, senza che il minorenne oponesse resistenza. Il Gip Lino si è riservata di decidere sulla sorte del ragazzo, ma non si dovrà attendere molto perché emetta l’ordinanza a suo carico. Romano è assistito dall’avvocato Antonello Scordo.