La presidente Santina Fuschi sottolinea la pericolosità connessa alla fuorisucita della sostanza dal carro che sostava a Messina ed evidenzia la necessità di ridurre al minimo al presenza di tali mezzi nelle stazioni localizzate in prossimità dei centri città
«La permanenza dei carri carichi negli scali ferroviari deve essere limitata ai tempi tecnici necessari al trasporto, alle soste imposte da esigenze di traffico e di smistamento, ed al carico e scarico». Questa la posizione espressa dal presidente di legambiente Messina Santina Fuschi che, superate le euforie ferragostane, torno a porre l’accento sulla perdita di azoto liquido verificatosi qualche settimana fa presso la stazione centrale di Messina e che, adetta della rappresentante, non ha di certo assunto il dovuto rilievo tranne che alivell0o della stampa locale.
La Fuschi precisa che, pur non trovandoci fortunatamente di fronte ad uan tragedia delle proprorzionid Viareggio, il pericolo che fatti del genere si riverifichino con il rischio che stavolta le conseguenze siano ben più negative, è dietro l’angolo. «In caso di dispersione accidentale – spiga la Fuschi – bisogna evacuare l’area, assicurare la ventilazione, la successiva bonificare, eliminare le fonti di agnizione, usare l’autorespiratore per entrare nella zona interessata se non è provato che l’atmosfera sia respirabile, proteggere il viso e la pelle da spruzzi. Le fughe di liquido possono causare l’infragilimento delle strutture e l’azoto liquido può reagire violentemente con gli infiammabili, così come con la maggior parte dei metalli in presenza di umidità liberando idrogeno. Ossida violentemente i materiali organici formndo prodotti tossici corrosivi in presenza di umidità».
Da non sottovalutare, afferma l’esponente di Legambiente, gli effetti di ecotossicità derivanti dalla perdita di tale sostanza che, se scaricata in grosse quantità può favorire l’ effetto serra: «E’ dimostrato che la vita delle piante erbacee, sia fortemente minacciata dall’azoto. Uno studio effettuato nel Regno Unito – continua la Fuschi – porta ad affermare che il continuo aumento dell’inquinamento e il continuo persistere di azoto nell’aria è la causa della scomparsa di alcune specie di piante erbacee, soprattutto le piante a foglia larga e i fiori di campo, perchè i più esposti per loro natura all’inquinamento atmosferico. L’azoto infatti, che viene a depositarsi sui campi, risulta essere il responsabile della biodiversità»
Dunque per Legmabiente il conducente deve essere informato del rischio potenziale del carico e sapere cosa fare in caso di incidente o di emergenza accertarsi che il carico sia ben assicurato, assicurare l’osservanza delle vigenti disposizioni ed avere la scheda dati di sicurezza. Durante le operazione di carico e scarico è vietato fumare e avvicinarsi con fiamme libere. Da qui una serie di interrogativi positi dal presidente di legambiente: «Come mai l’ultimo incidente è avvenuto il giorno dopo l’arrivo del vagone alla stazione di Messina? Mi sono erudita sul sito delle Ferrovie, sia per quanto riguarda “L’Istruzione per l’Applicazione del Regolamento per il trasporto ferroviario di Merci Pericolose (IRMP)”, le specifiche tecniche di carri, cisterne e contenitori per il trasporto di Merci Pericolose oltre a tutte le prescrizioni di carico e trasporto delle suddette merci”, sia per quanto riguarda il contratto di programma 2007/11 siglato con il Governo e successive modifiche che prevedevano investimenti e realizzazioni su tutto il territorio nazionale. Posto che l’alta velocità è giunta al traguardo – conclude – noi del sud, a parte la partecipazione delle ferrovie nel capitale della società Stretto di Messina per la realizzazione del Ponte, posiamo sperare in qualche spicciolo, e che, magari, anche da noi venga applicata la vera continuità territoriale definita dalla comunità europea, secondo cui, gli isolani devono essere considerati cittadini alla stessa stregua dei cittadini abitanti sulla terraferma?».
(foto Dino Sturiale)
