Sono stati rinviati a giudizio l’ex consigliere comunale del Pd, Ciccio Curcio, ed il deputato all’Ars, sempre dello stesso partito, Giuseppe Picciolo, nell’inchiesta sulle presunte lettere anonime inviate per diffamare il presidente di Messinambiente Antonino Dalmazio e l’ex assessore comunale all’Urbanistica Antonio Catalioto.
Il gup Daria Orlando ha fissato come data per il processo davanti al giudice monocratico il prossimo 12 maggio.
Picciolo e Curcio devono rispondere di calunnia e simulazione di reato, per aver inviato nel giugno del 2007 lettere anonime al sindaco, al Procuratore generale della Repubblica, alla Direzione Distrettuale Antimafia ed al Prefetto.
Per depistare e confondere le acque le lettere risultavano inviate da Giovanni Cucè, presidente dell’Associazione -Nuove Frontiere-. Nelle missive venivano lanciate accuse nei confronti di Dalmazio e Catalioto indicandoli come responsabili di gravi illeciti penali sia nel servizio di smaltimento dei rifiuti sia nell’acquisto di terreni edificabili da persone pregiudicate e legate alla criminalità.
Secondo l’accusa sarebbero stati proprio Curcio e Picciolo a falsificare lettere e firme. Poi, sempre per depistare le indagini, lo stesso Curcio avrebbe presentato un esposto in Procura facendo scattare l’ipotesi di reato di simulazione di reato.
Curcio e Picciolo hanno sempre smentito con forza di essere gli autori delle missive e lo stesso Curcio nel giugno dell’anno scorso aveva diffuso un comunicato stampa dichiarandosi assolutamente estraneo alla vicenda e proclamandosi, anzi, persona offesa.
